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La guerra tra ricchi per accaparrarsi i vaccini. Verso la cura: anche Moderna annuncia l’antidoto
Il virus non ha fatto distinzioni. Il vaccino potrebbe portare ingiustizia
Il virus è stato “democratico”, ha colpito il Nord come il Sud del mondo, le fasce più ricche della popolazione come le più povere. Stando ai dati della John Hopkins University, i Paesi con i numeri più alti di decessi da Coronavirus stanno in cima alle classifiche dei più ricchi: Stati Uniti per primi, Regno Unito per quinto, sesta l’Italia e nel mezzo Brasile, India e Messico.
A introdurre l’ingiustizia ora potrebbe essere il virus. Dopo Pfizer-BionTech, anche l’altra americana Moderna ha certificato l’efficacia del proprio siero (94,5 per cento contro il 90 dei rivali) e la maggior facilità di trasporto: resisterebbe una giornata intera a temperatura ambiente, quindi niente catena del freddo a meno 80 gradi, come per Pfizer.
Prima osservazione: un vaccino non basta. Abbiamo bisogno di quanti più antidoti possibile per coprire la popolazione mondiale in tempi ragionevoli. Quindi aerei e camion frigoriferi non sono scongiurati. A esultare potrebbero però essere i Paesi in cui la catena del freddo sarebbe stata improponibile: Moderna rappresenta un passo verso il vaccino per tutti.
Seconda osservazione: il vaccino se lo sta accaparrando chi ha più soldi. A suon di miliardi i Paesi ricchi hanno già prenotato la maggior parte delle dosi annunciate dalle multinazionali del farmaco. Ecco perché il Canada avrà otto dosi per abitante e il Pachistan una ogni otto. Donald Trump ha inondato di miliardi di dollari Big Pharma e si è accaparrato almeno 350 milioni di dosi. Lo stesso vale per l’Unione Europea, con la presidente della Commissione von der Leyen che ha secretato i contratti ma anche i sette specialisti incaricati di trattare con le industrie farmaceutiche.
In sostanza, i ricchi del pianeta investono su un prodotto che non esiste ancora, assumendosi tutti i rischi del caso (vedi inefficacia del vaccino). I poveri del pianeta rischiano seriamente di non accedere al siero. Com’è stato per gli antiretrovirali che hanno limitato l’azione dell’Hiv in Africa molto dopo che in Occidente.
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