Idee
Entro il 2030 Assisi azzera la Co2. Parla il sindaco Stefania Proietti
Quale simmetria trova la cura dell’ambiente nell’azione di chi si trova nella posizione politica di amministrare un comune, dei territori?
Quale simmetria trova la cura dell’ambiente nell’azione di chi si trova nella posizione politica di amministrare un comune, dei territori?
All’incontro di lunedì 4 aprile è intervenuta anche la sindaca di Assisi Stefania Proietti, che è partita dalla sua esperienza di ingegnere meccanico ed energetico, quando già nel corso della sua tesi di laurea decise di occuparsi di ambiente sviluppando l’idea di un progetto affinché tutte le scuole della provincia di Perugia diventassero parchienergetici sostenibili: «Anche perché le scuole sono luoghi di cultura e di crescita umana e, se fossero edifici di energia rinnovabile, permetterebbero ai ragazzi di interrogarsi e di portare a casa l’innovazione e il rispetto ambientale». La relazione strettissima tra salute e cura dell’ambiente diventa centrale per Stefania Proietti anche all’interno del proprio programma politico “Prendersi cura di Assisi” per la rielezione che è avvenuta il 4 ottobre dello scorso anno al primo turno. Al primo punto la sindaca ha voluto inserire l’attenzione ai più fragili perché Assisi sia per tutti: «All’inizio della pandemia, mentre studiavo con un gruppo di ricercatori del Dipartimento di ingegneria della sostenibilità dell’Università Marconi di Roma, come togliere il particolato dall’atmosfera, ci siamo resi conto come le mappe della diffusione del Covid seguissero quelle dell’alta concentrazione dell’inquinamento, in particolare dunque nella Pianura padana. I nostri polmoni, infatti, sottoposti a uno stress di particolati anche cancerogeni sono più soggetti alla violenza virale. Ecco perché risulta fondamentale la questione ambientale». È quest’ultima la seconda priorità della sindaca affinché Assisi diventi capitale dell’ecologia integrale e capitale mondiale dell’ecologia, perché «attenzione ai più fragili è cura dell’ambiente. Prima di me lo ha detto papa Francesco già nel 2015, perché tutto è fortemente connesso. Negli ambienti più salubri la pandemia è stata meno aggressiva: il gesto politico di cura è partire da qui, dall’ambiente». Oltre alla Laudato si’, la prima cittadina ha citato anche l’altra enciclica dove papa Bergoglio si è ispirato a san Francesco, la Fratelli tutti, perché azioni e strategie politiche non devono prescindere dal gesto singolo. Aspiriamo a essere una delle 100 città europee che entro il 2030 neutralizzeranno le emissioni di Co2. Le abbasseremo il più possibile e le altre le neutralizzeremo con attenzioni sostenibili, come la piantumazione di altri alberi, i tetti fotovoltaici, il teleriscaldamento. Ma il mio gesto non va da nessuna parte se 28.300 cittadini non scelgono di liberarsi dall’acqua in plastica, di aumentare la differenziata domestica, di usare la bici piuttosto che l’auto, far scendere di due gradi la temperatura in casa, perché l’emancipazione dalle fonti fossili diventa un patto di pace».