Ucraina. Fermiamo la guerra, madre feconda dell’odio

Se mai esistesse un termometro dell’odio, segnalerebbe un febbrone. In questi anni più volte abbiamo ascoltato la giustissima denuncia delle "parole d’odio" che circolavano nella nostra società. Parole durissime e sconvenienti, talvolta volgari e certamente irrispettose rivolte verso persone considerate “diverse”. Ma sembra già una storia di ieri, figlia di un tempo già consumato, anche se il problema non è stato ancora rimosso e la questione educativa sollevata non abbia ancora trovato uno sbocco realmente positivo