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Imam Pallavicini (Coreis): “Non ci può essere un ‘giorno della rabbia’, siamo uomini di speranza non di tenebra”
Subito dopo il bombardamento dell’ospedale al Ahli a Gaza, Hezbollah ha indetto “un giorno di rabbia senza precedenti” e centinaia di manifestanti hanno risposto alla chiamata in Libano, Giordania, Tunisia, Cisgiordania e Iran manifestando per strada e mirando soprattutto alle ambasciate. Una reazione che ha coinciso in Europa con un picco di allerta che ha coinvolto aeroporti, musei e luoghi di culto, in primis le sinagoghe. L'imam Pallavicini (Coreis) spiega: "Un giorno della rabbia da un punto di vista di chi è veramente religioso e tra questi anche i musulmani, non ci può essere”