Mosaico
Un prelievo per l’Admo dal valore immenso
Mercoledì 30 maggio, in occasione del Career day dell'Università di Padova, anche l'Admo è presente per invitare i giovani a entrare nel registro dei donatori di midollo osseo.
Mercoledì 30 maggio, in occasione del Career day dell'Università di Padova, anche l'Admo è presente per invitare i giovani a entrare nel registro dei donatori di midollo osseo.
Può sembrare strano, ma anche una giornata per informarsi sulla propria, futura carriera universitaria, può creare l’azzeccata circostanza per assumere un’altra decisione non da poco che può dare speranza a un malato: iscriversi nel registro dei donatori di midollo osseo.
In occasione, infatti, del Career day dell’Università di Padova – l’evento di presentazione alle future matricole delle facoltà, che quest’anno è mercoledì 30 maggio – l’Admo è presente dalle 10 alle 19 all’interno del cortile del Bo per divulgare tutte le informazioni utili in merito alla donazione. Davanti a palazzo Moroni, nel camper della Croce verde, medici e infermieri dell’azienda ospedaliera di Padova sono poi a disposizione per effettuare il prelievo di sangue per la tipizzazione del midollo osseo che verrà iscritto nel registro nazionale.
«Per essere possibili donatori l’età giusta è proprio tra i 18 e i 35 anni – spiega la presidente dell’Admo di Padova Paola Baiguera – e l’evento dell’Università è un’ottima occasione per avvicinare i giovani e spiegare l’elevato valore della donazione». Uno dei compiti principali dei volontari dell’Admo è sempre più spesso chiarire le idee su cosa sia il midollo osseo, che può essere trapiantato e che è il principale responsabile della produzione di globuli rossi, bianchi e piastrine, perché frequentemente viene confuso con il midollo spinale, che non può essere trapiantato e che è la parte extracranica del sistema nervoso centrale, trovandosi lungo la colonna vertebrale, responsabile della trasmissione degli impulsi nervosi dal centro alla periferia e viceversa.
«Più i donatori sono giovani – continua Baiguera – più le cellule fanno bene il loro dovere nella produzione del sangue e, per nostra fortuna, i ragazzi che effettuano il semplice prelievo per farsi tipizzare hanno un’età media sempre più bassa». Solamente una persona su 100 mila è compatibile con il midollo osseo di un malato di qualche forma di leucemia, linfoma o mileoma: «Più profili raccogliamo, quindi, più chance abbiamo che un malato trovi il midollo osseo compatibile con il proprio per guarire».
Entrare a far parte del registro nazionale dell’Admo è semplice: basta iscriversi all’associazione, effettuare un prelievo di sangue per la tipizzazione e, qualora il midollo osseo sia compatibile, organizzare il “match” con il ricevente, tramite un prelievo sicuro. Da un semplice gesto, senza controindicazioni, un giovane può dunque davvero fare la differenza, donando vita a chi ha poche, se non nulle speranze di guarire.
Per informazioni: www.admopadova.org