MosaicoDal 14 al 20 giugno la parrocchia di Rubano è in festa. La sagra sarà l'occasione per inaugurare una nuova parte del patronato, che verrà dedicata a tutti i volontari. Per i più piccoli la grande novità di quest'anno è "L'isola che non c'è", un'area giochi a tema pirati.
È una sagra per riscoprirsi famiglia e valorizzare l’importanza del servizio, quella organizzata dal 14 al 20 giugno dalla parrocchia di Rubano, che quest’anno festeggia il 36° anniversario della dedicazione della nuova chiesa a santa Maria Assunta. Ma la consacrazione dell’edificio sacro non sarà l’unico motivo di festa: l’altra ricorrenza riguarda il coro parrocchiale Jubilate Deo che compie 25 anni.
Il cuore pulsante della manifestazione sarà la giornata di domenica 17 che inizierà con la messa delle 10.30 per riscoprire la bellezza di far parte di una comunità cristiana “in uscita”. Da undici anni, infatti, la parrocchia di Rubano, insieme a Sarmeola, Villaguattera e Bosco di Rubano fa parte del progetto pastorale Pim (Popolo in Missione). Dopo la celebrazione, il parroco don Danilo Miotto benedirà le auto per poi raggiungere il patronato insieme ai volontari. Qui verrà inaugurata una nuova ala della struttura: è un ambiente composto dalla cucina esterna circondata da un porticato, in cui gruppi parrocchiali, sportivi e scout potranno organizzare momenti conviviali.
Sul quadro elettrico della nuova struttura verrà affissa una targa con la dedica “A Rino Bovo e a tutti i volontari”, come segno di gratitudine per le tante persone che si mettono al servizio della comunità. Una dedizione di cui Rino, mancato a marzo a 78 anni, era l’emblema. «Era un volontario a tutto tondo, cofondatore del gruppo ciclistico parrocchiale e sempre pronto a dare una mano – ricorda Franco Pavan, uno dei coordinatori della sagra – rinunciava persino ad andare in vacanza pur di preparare l’impianto elettrico per la festa. Visto che faceva l’elettricista se ne occupava lui.
Era davvero un uomo capace di fare squadra». L’affiatamento e la collaborazione sono due aspetti che caratterizzano non soltanto i volontari della sagra, ma anche il Jubilate Deo che, dopo l’inaugurazione, condividerà con i parrocchiani un pranzo comunitario sotto lo stand.
Un altro appuntamento aggregativo per la comunità sarà la serata di lunedì 18, dedicata alle famiglie dei bambini della scuola materna: bambini e genitori saranno impegnati in laboratori creativi, giochi, balli e spettacoli.
Per i più piccoli un appuntamento fisso durante l’intera settimana di sagra sarà “L’isola che non c’è”: un’area giochi a tema pirati. Quella di martedì 19 invece sarà una serata all’insegna dello sport, con la camminata organizzata dal gruppo podistico Chi c’è c’è. Anche i giovani saranno protagonisti attivi della sagra con “La bottega dell’amicizia”, un angolo in cui gustare panini e birre artigianali. A concludere la festa, il cui ricavato andrà a sostegno delle attività parrocchiali, sarà lo spettacolo pirotecnico di mercoledì 20, in cui i fuochi d’artificio verranno sparati a ritmo di musica, disegnando suggestive coreografie.
«Per la nostra parrocchia la sagra è il momento culminante di un percorso di condivisione che dura tutto l’anno». Lo ricorda il parroco di Rubano, don Danilo Miotto, a pochi giorni dall’inizio della festa che per una settimana coinvolgerà adulti e bambini, facendo riscoprire loro la bellezza di far parte di una comunità.
Un’appartenenza tutt’altro che scontata, per don Danilo, e che anzi deve essere allenata di settimana in settimana attraverso piccoli gesti a vantaggio del prossimo. Per questo la parrocchia ogni seconda domenica del mese raccoglie viveri da destinare alle famiglie bisognose. All’iniziativa partecipano anche le altre tre parrocchie del progetto Pim: ogni domenica a turno si organizza la colletta alimentare per poi consegnare il ricavato ai servizi sociali del Comune, che decide a chi assegnare il cibo raccolto, a seconda delle esigenze delle persone in difficoltà.
La terza domenica del mese è dedicata invece alla scuola materna: la parrocchia promuove una raccolta fondi per tendere una mano alle famiglie che, a causa delle difficoltà economiche, non riescono a pagare la retta dei loro figli. «A queste iniziative di carità vorremmo aggiungere l’impegno su un altro fronte – spiega don Danilo – quello delle spese per le strutture parrocchiali. Le utenze della chiesa e del patronato sono spesso gravose, motivo per cui abbiamo pensato a una colletta mensile per l’ammortamento delle spese. È importante infatti che i fedeli imparino a farsi carico della comunità. Una cura che passa anche attraverso l’aspetto materiale».
Un altro elemento di vivacità all’interno della vita parrocchiale è la presenza del circolo Noi. Terminata la sagra di giugno, per non allentare troppo i legami con la comunità, il circolo organizza quattro serate a misura di famiglie. Genitori e ragazzi si sfideranno a suon di giochi, canti e balli in un clima di festa che valorizza l’importanza dello stare insieme.
