MosaicoTorna nella suggestiva cornice del cortile di palazzo Moroni a Padova la rassegna dei cori padovani organizzata dalla consulta provinciale dell'Associazione per lo sviluppo delle attività corali (Asac) del Veneto. L’appuntamento è per sabato 23 e domenica 24 giugno.
Torna nella suggestiva cornice del cortile di palazzo Moroni a Padova la rassegna dei cori padovani organizzata dalla consulta provinciale dell’Associazione per lo sviluppo delle attività corali (Asac) del Veneto. L’appuntamento è per sabato 23 e domenica 24 giugno ed è la 38
Questa di giugno propone invece un repertorio popolare di musica leggera, contemporanea e gospel, che meglio si presta a essere eseguita all’aperto nel particolare ambiente del municipio. Il tutto condito dal brio e dalla freschezza assicurati dai cori giovanili – ma anche di voci bianche, come avvenuto nella passata edizione, salutata da un caloroso successo – che, con sempre maggiore frequenza, sono i principali protagonisti dell’iniziativa.
Anche quest’anno le formazioni, sei in tutto, che si susseguiranno nelle due serate a ingresso libero con inizio alle 20.45, sono giovani sia nell’età dei componenti sia, spesso, nella data di costituzione: sabato 23 Canone inverso diretto da David Wikes Benini, Astronote diretto da Giuseppe Murineddu e Pop chords diretto da Mattia Nicchio;domenica 24 Laetus cantus diretto da Ivano Paterno, Amazing gospel choir diretto da Marica Fasolato e Note innate diretto da Chiara Dalle Nogare.
«Alcuni di questi cori sono già noti al pubblico più fedele della rassegna, altri sono al debutto – spiega il consigliere regionale di Asac Veneto Pierluigi Galeazzo – Sono tutti complessi di grande qualità e che hanno già raggiunto importanti traguardi. Il Pop chords, ad esempio, pur essendo attivo da appena un anno e mezzo, recentemente ha ottenuto il terzo premio al concorso nazionale corale di Vittorio Veneto».
Attualmente l’Asac di Padova associa quarantuno cori in tutta la provincia. A livello regionale sono oltre trecento, per un totale di circa undicimila praticanti. «Nell’ultimo anno ci sono state alcune defezioni di formazioni storiche, compensate dall’ingresso di nuove compagini. Il movimento si mantiene vivace e tanti giovani si appassionano alla disciplina del canto. Questa vitalità è testimoniata anche dall’esperienza del grande coro della consulta costituito nel 2014. Dopo i concerti dedicati a Verdi, alla messa di Beethoven e ai Carmina Burana di Orff, il coro sta preparando il Requiem di Mozart, che sarà eseguito in autunno con diverse repliche in città e in provincia. Vi si stanno cimentando, con prove a cadenza mensile, 180 coristi di diciotto gruppi associati, che vedono in questa proposta, nuova per molti di loro, un’importante occasione di maturazione personale tecnica e artistica».
