Mosaico
Csv Vicenza. Cento foto per raccontare il Csv
Lo sguardo che la mostra fotografica storica ha offerto serve per il futuro, per progettare nuove idee dentro a un mondo spesso silenzioso, ma che fa crescere la società
Le immagini sono attimi impressi nella memoria di chi c’era, che sfociano in emozioni tali da catturare anche l’attenzione di chi, pur non essendoci stato, riesce a vivere quel momento. È esattamente questo il senso della mostra con cui il Csv di Vicenza ha scelto di celebrare i suoi 25 anni di attività. Uno sguardo al passato che diventa stimolo per il futuro, perché attraverso la testimonianza di quello che è stato possono nascere idee per ciò che può ancora essere. Ecco che quei sorrisi, le mani tese, gli abbracci sono molto di più di un album dei ricordi da scorrere, ma diventano l’espressione di quel mondo buono e spesso silenzioso che rischia di passare inosservato.
Un quarto di secolo di storia è stato raccontato attraverso oltre cento immagini, tratte per lo più dall’archivio del Csv, ma molte sono state realizzate da un fotografo e operatore video che, mancato proprio poco dopo le giornate di inizio ottobre (a tradirlo è stato il suo cuore), rimarrà nel cuore dei volontari vicentini per la sua creatività, la sua energia, la sua professionalità e il suo “brio”, Roberto Bristot. Insieme al collega Emanuele Bunetto, per anni Roberto ha realizzato anche i video che documentavano gli eventi più significativi del Csv vicentino, catturando sorrisi, battute e saluti, emozioni vere trasmesse con un tocco magico nel dare atmosfera e colore, sintesi perfette delle numerose iniziative vissute insieme con le tante associazioni vicentine.
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