Mosaico
L’impresa sul K2 di Mario Fantin, mostra fino al 26 marzo al Museo di Geografia
Fino al 26 marzo la mostra curata dal Cai Padova Senza posa
Fino al 26 marzo la mostra curata dal Cai Padova Senza posa
L’impresa cinematografica e insieme alpinistica di Mario Fantin a seguito della spedizione italiana guidata da Ardito Desio che nel 1954, per prima, arrivò a scalare il Karakorum 2 (meglio conosciuto come K2), è stata «eccezionale in quanto riuscì dove nessuno prima era arrivato: fare delle riprese cinematografiche fino a una quota di 6.560 metri, con il freddo, il vento e difficoltà di ogni genere». Così si esprime Maurizio Fassanelli presidente dei Cai di Padova, che ha organizzato la mostra Senza posa al Museo di Geografia di via Del Santo 26 a Padova (ingresso libero, apertura tutti i sabati e le domeniche dalle 10 alle 18 fino al 26 marzo). In esposizione alcuni degli oggetti usati dal documentarista nella celebre spedizione tra cui la cinepresa a manovella, il diario, la tenda detta “morettina” usata al campo base del K2 e soprattutto il materiale su pellicola realizzato da Fantin. Le immagini, recentemente restaurate, sono raccolte nel documentario dal titolo Italia K2. Riprese di Mario Fantin e vengono proiettate tutti i sabati alle 16 e le domeniche alle 11 presso la mostra allestita al Museo di Geografia. La mostra è curata dal regista Mauro Bartoli che, una volta venuto in possesso del taccuino degli appunti di Fantin scritto durante la spedizione pakistana, ha voluto realizzare l’esposizione. Il titolo Senza posa fa riferimento al fatto che Ardito Desio, capospedizione «intimò a Fantin di non chiedere a nessuno degli alpinisti presenti di mettersi “in posa” − conclude Fassanelli − Ed è collegato al fatto che il documentarista, nel suo sforzo di seguire la carovana degli scalatori e spesso precederli per fare riprese dall’alto, non stava mai fermo».