MosaicoFestival del fotogiornalismo Nella sua mostra, il fotografo di Piazzola sul Brenta racconta il “mondo” del chang’aa, distillato di cui in Kenya fanno uso oltre due milioni di 25-30 enni e che porta alla morte
“Uccidimi in fretta” è il soprannome dato a un distillato di miglio, mais e sorgo molto diffuso in Kenya. Lo chiamano chang’aa e l’abuso porta alla morte nel giro di un paio d’anni, alla cecità in tre mesi e alla deformazione fisica. All’Imp-International month of photojournalism – festival in corso a Padova – una mostra fotografica racconta come viene prodotto il chang’aa, gli effetti che ha, gli scenari e i luoghi da cui vengono attinti gli ingredienti per fare la bevanda, i contesti familiari di chi ne fa uso. Una storia raccontata da una quarantina di foto di Andrea Signori, fotografo freelance, originario di Piazzola sul Brenta, che ha realizzato lavori in Italia, Africa, Medioriente ed Est Europa. Il percorso termina con un collage di ritratti di consumatori, familiari e persone che aiutano a uscire dalla dipendenza. A chiudere, la foto di un centro di riabilitazione.
«L’idea – racconta Andrea Signori – nasce da una mia prima visita in Kenya, nell’ottobre 2018, dove ho documentato un progetto di teatro nella baraccopoli di Nairobi, a Kibera, e ho scoperto questo distillato e il mondo che ci sta dietro. Tornato in Italia ne ho parlato con la padovana Fondazione Fontana, che si occupa di dipendenze al centro Saint Martin di Nyahururu. Il lavoro è frutto di quattro viaggi fra 2018 e 2019». Sono 2 milioni e mezzo le persone che in Kenya fanno uso di questo distillato micidiale, fra i 25-30 anni, per lo più per sfuggire da una realtà dura che fa cadere però in una peggiore. «Una cosa che mi ha colpito – continua Signori – è che a Nairobi il mercato viene gestito principalmente dalle donne, madri di famiglia che riescono così ad avere degli introiti ulteriori per mandare i figli a scuola. La società africana è molto patriarcale e gli abusi sulla donna sono diffusissimi: le donne in questo modo acquisiscono potere economico all’interno della famiglia». Illegale fino al 2010, il Governo è poi intervenuto, ma questo ha creato un mercato di produzione irregolare che ha abbassato i prezzi, alzato lo sballo e reso la sostanza un mix altamente tossico con dentro dal veleno per topi all’acido delle batterie. «Le persone che ne fanno uso non hanno piùnulla di umano, sembrano in una realtà parallela, hanno sguardo assente, non sanno più chi sono. E c’è un odore molto forte di sporcizia, del non prendersi più cura di se stessi». Fra le foto una rappresenta un ragazzo con un’ascia che sta distruggendo un’auto. Sui sedili posteriori un altro sta smaltendo gli effetti del chang’aa. «Uno scenario surreale: il ragazzo fa di mestiere lo sfascia-carrozze e lo fa proprio manualmente. Attorno c’è tutto il contesto della storia del chang’aa: la desolazione, i rifiuti, l’abbandono». In questo sfondo quasi apocalittico e molto sconfortante una piccola speranza è data dall’attività di realtà come Fondazione Fontana, che lavorano per tessere reti di aiuto e fiducia nelle comunità. «Il mio intento è raccontare pezzi di mondo di cui non si sa niente. Oggi non c’è più tempo per approfondire, l’esposizione fotografica resta un modo per prendersi tempo, per sensibilizzare».
Dal 2 al 4 giugno si tiene “Peraga Mediavele”, rievocazione storica medievale di Petrarcha, giunta alla 22a edizione. L’evento – promosso dalla parrocchia di Peraga in collaborazione con l’associazione Il Mosaico e che quest’anno ha come tema “Arti e mestieri” – si tiene nel castello dei Da Peraga a Vigonza. Venerdì 2, tamburi e bandiere mostrano la loro arte; danzatori e giullari accompagnano tra le varie taberne dove è possibile degustare le pietanze della tavola medievale. In programma il giuramento delle contrade e lo Spettacolo di fuoco a cura dei Giullari focolieri di Petrarcha. Sabato 3, disfida delle contrade e uno spaccato di vita contadina e nobiliare. Domenica 4 si tiene il corteo storico con la famiglia dei Da Peraga, i cavalieri e gli armati… Tutti si stringono attorno a Bonaventura da Peraga, beato e martire. Info: peragamedievale.org
L’Imp festival è in programma fino al 25 giugno in varie sedi del centro di Padova con più di 40 autori internazionali con le relative mostre fotografiche, workshop, conferenze. La mostra di Signori, realizzata con un contributo della provincia autonoma di Trento e con Fondazione Fontana, è allestita all’Ex Macello: il 2 giugno ore 18 visita guidata con l’autore, il 4 alle 16 incontro con l’autore. Info: impfestival.com
