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Padova. I giovani hanno voglia di impresa
Padova Un under 30 su due vorrebbe fare l’imprenditore. La nostra provincia svetta in Italia per capacità di facilitare i giovani nel mondo artigiano, ma questa tendenza va sostenuta
MosaicoPadova Un under 30 su due vorrebbe fare l’imprenditore. La nostra provincia svetta in Italia per capacità di facilitare i giovani nel mondo artigiano, ma questa tendenza va sostenuta
L’Italia è o non è un Paese per giovani? Di sicuro è un Paese a diverse velocità per condizioni favorevoli al lavoro e alla voglia di fare impresa degli under 35. In questo panorama composito, la provincia di Padova si distingue: è ai primi posti nazionali per youth friendly, il grado di apertura verso gli under 35, studiato dall’Ufficio studi di Confartigianato mediante tredici indicatori inerenti al sistema imprenditoriale, mercato del lavoro, capitale umano e demografia. La nostra provincia si colloca al secondo posto a livello nazionale e primo posto a livello regionale per diffusione dei contratti stabili offerti agli under 30. Per quanto riguarda l’occupazione giovanile, in provincia di Padova, sono state 27.464 le entrate previste di under 30, nelle imprese con dipendenti del manifatturiero e dei servizi, nel 2022 (il 30,9 per cento del totale). Siamo al primo posto regionale e settimo nazionale per diffusione dell’apprendistato. Nel 2022, sulle oltre 43 mila assunzioni effettuate in provincia, più di 8 mila sono avvenute con questo tipo di contratto (il 18,4 per cento). Significativo l’aumento di 8 punti percentuali del tasso di occupazione dei giovani padovani tra i 15 e i 34 anni: tra il 2021 e il 2022, siamo passati dal 46,1 al 54,4 per cento, superando dello 0,8 per cento i livelli pre Covid. In termini assoluti, nel 2022, in provincia di Padova sono stati registrati oltre 14 mila giovani occupati in più. Tra il 2019 e il 2022, abbiamo guadagnato una posizione, classificandoci al decimo posto a livello nazionale per tasso di occupazione under 35. Le imprese gestite da under 35 nella nostra provincia sono 6.681, il 28,6 per cento sono artigiane (1.911). Le aziende iscritte alla Camera di commercio, negli ultimi cinque anni, sono 19.638, nel 26,3 per cento dei casi si tratta di imprese artigiane (5.174). Considerando tutti i fattori presi in esame, siamo la tredicesima provincia italiana per grado di apertura verso i giovani, con un indice di 715, ben superiore alla media italiana di 627. Nel 2022 l’Italia si colloca al secondo posto, dietro la Francia per numero di imprenditori e lavoratori autonomi under 35. Su questa posizione pesano sia il ritardo del recupero dell’occupazione indipendente dopo la pandemia, sia uno sfavorevole andamento demografico: nel 2022 i giovani tra 20 e 35 anni sono scesi dello 0,9 per cento in Italia mentre sono saliti specularmente, sempre dello 0,9 per cento in Francia. Malgrado il contesto meno favorevole, in Italia rimane elevata la voglia di impresa tra i giovani: tra gli under 30 la quota che, se potesse scegliere, vorrebbe essere un imprenditore è del 48,2 per cento, quasi dieci punti superiore al 38,7 per cento della media Ue a 27 e al 38,2 per cento della Germania, senza considerare il 33,3 per cento della Francia e il 19,8 della Spagna. «Questi dati dimostrano la straordinaria dinamicità della nostra provincia rispetto alla media nazionale – spiega Gianni Mezzalana, presidente del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Padova – Dobbiamo però sostenere questa tendenza. Secondo i dati forniti dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Padova, l’età anagrafica dei titolari e soci di imprese artigiane è sempre più alta: gli over 70 sono il doppio degli under 29. Questo significa che dobbiamo fare sistema per incoraggiare l’imprenditoria giovanile. Confartigianato, grazie al progetto “Orientarti”, sta promuovendo l’attività artigiana negli istituti superiori padovani. Solo nell’ultimo anno abbiamo coinvolto più di 650 studenti, grazie all’impegno di sessanta imprenditori che si sono messi in gioco come testimonial, per oltre quattrocento ore di attività scolastica. Stiamo investendo nel futuro perché crediamo che le imprese artigiane siano luoghi di lavoro a misura di giovani. Sia che vogliano entrare come collaboratori, sia che ambiscano a realizzare una loro progetto aziendale, gli under 30 possono trovare nell’artigianato un ambiente creativo, innovativo e perfetto per potenziare le proprie competenze».
Silvia Bedulli