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Poesia religiosa di Camposampiero: Massimiliano Bardotti è il vincitore
Camposampiero Lo scorso 8 dicembre la premiazione del poeta toscano scelto tra i finalisti dalla giuria presieduta da Antonia Arslan
È Massimiliano Bardotti che si è aggiudicato lo scorso 8 dicembre, nell’auditorium dei Santuari Antoniani, il 26° Premio Camposampiero di poesia religiosa con l’opera La disciplina della nebbia, Pequod Edizioni. Nato a Castelfiorentino, classe 1976, Bardotti è poeta e presidente dell’associazione culturale Sguardo e sogno che promuove eventi e laboratori sulla poesia contemporanea. Per valorizzare la voce delle nuove generazioni, il Premio ha dedicato una sezione anche agli under 20, “Parole e immagini”, vinta da Giada Baldassa con Tu che eri il mio tutto. «Si tratta di un concorso che in mezzo secolo di vita si è ritagliato uno spazio importante e autorevole nel panorama dei premi letterari italiani – ha sottolineato Antonia Arslan, presidente della giuria – Questo consente una selezione già a monte che, in particolare in questa edizione, ha permesso di giudicare opere di grande valore letterario. Da più di mezzo secolo il Camposampiero promuove il valore universale della poesia e quello particolarissimo della poesia religiosa: una scelta non facile ma di cui gli organizzatori devono essere orgogliosi». Il concorso nazionale ha cadenza biennale ed è curato dal Comitato organizzatore Premio Camposampiero, dal Comune, dal Lions club Camposampiero, in collaborazione con la pro loco; il prossimo appuntamento sarà per il 2025. Particolarmente apprezzato dal pubblico nella giornata di premiazione l’intervento della filosofa Siobhan Nash Marshall, dal titolo “La fiamma della speranza”, che ha declinato alcuni temi del premio con una relazione di grande impatto. Un dialogo tra Antonia Arslan, i poeti premiati e fratel Lino Breda sulla poesia e sulla bellezza ha concluso la mattinata di premiazioni.
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