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Coronavirus, “la discriminazione preoccupa più dell’epidemia”
Lin (nome di fantasia), 25 anni, è da poco tornata in Cina dall’Inghilterra e oggi vive coi suoi genitori in isolamento a Zhongxiang, a due ore di macchina da Wuhan. “Non possiamo uscire di casa, la strada è bloccata. Quello che mi turba davvero non è l’epidemia ma la sua strumentalizzazione: sta emergendo un nuovo razzismo e all’estero le discriminazioni stanno aumentando”