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Voci tra “gli sfollati”. Un viaggio di 29 ore per uscire da Kiev. “Ora il nostro sogno è tornare lì”
Donatella Rafanelli, che dal 2019 vive a Kiev nella comunità del Movimento dei Focolari, racconta al Sir il viaggio di 29 ore a bordo di una macchina per fuggire dai bombardamenti su Kiev. Il trolley e i documenti personali. Le file ai bancomat e ai benzinai, il rumore dei colpi di arma da fuoco. “Ci hanno offerto mille posti dove andare. Il fatto che siamo venuti via da Kiev è solo perché in questo momento è pericoloso. Non aveva nessun senso rimanere sotto i bombardamenti. Ora però il nostro sogno è tornare lì”.