FattiPer Lorenzo Fontolan, comandante della polizia municipale di Padova, sono dimezzati rispetto a vent’anni fa. Bisogna ancora sensibilizzare i guidatori
Un’imprudenza, uno sbaglio, di certo una tragedia quella avvenuta in via Plebiscito a Padova che è costata la vita a un bambino, travolto insieme alla madre da una vettura che sopraggiungeva neppure a forte velocità e che oggi riporta d’attualità il tema della sicurezza stradale in città. «Lavoro da tanti anni nella polizia locale di Padova e ho visto l’evoluzione che c’è stata – spiega Lorenzo Fontolan, comandante della polizia municipale cittadina – Vent’anni fa in città si verificavano quasi il doppio degli incidenti che si verificano adesso: dai 2.500 di fine anni Novanta alla media degli ultimi anni che è di 1.300. Una serie di misure per la sicurezza, quindi, sono già state adottate e dal mio punto di vista in primis ci sono le rotatorie che, più che sul numero degli incidenti, hanno inciso positivamente sulla gravità degli stessi». Attraversamenti pedonali rialzati, segnaletica chiara e in efficienza e la progressiva riduzione degli incroci con i semafori hanno contribuito significativamente, rileva la polizia municipale, a conseguire risultati sulla sicurezza stradale tenendo però purtroppo a mente che la «rischiosità zero» è quasi impossibile da raggiungere. «L’effetto deterrente dei dispositivi di rilevazione da remoto aiuta – continua il comandante – A Padova in questo momento ci sono undici rilevatori di superamento con semaforo rosso e l’effetto deterrente lo vivo io per primo come automobilista: non ricordandomi in quali incroci siano installati, sono più portato a rispettare la segnaletica. Creare però una viabilità che porti i conducenti ad avere una guida più prudente vale come dieci autovelox». Lo sguardo di Lorenzo Fontolan è sul prossimo futuro: «Abbiamo sempre più implementato l’attività di sicurezza stradale con una spesa di oltre 230 mila euro all’anno e oltre 70 agenti impiegati. L’investimento da fare oggi è sui conducenti di domani».
Dal prossimo luglio anche la scatola nera sarà obbligatoria nei nuovi modelli. Come già avviene sugli aeroplani, dovrebbe aiutare a ricostruire la dinamica degli incidenti e facilitare, magari, anche i rapporti con le assicurazioni.
Già oggi i veicoli sono in grado di limitare fortemente i danni causati dagli incidenti stradali, tanto per i passeggeri quanto per tutte le persone coinvolte. Da quasi un decennio su molte Volvo è disponibile l’airbag per i pedoni: un cuscino del tutto simile a quelli comunemente installati nell’abitacolo che si gonfia all’esterno per attenuare l’impattodel pedone con il veicolo. Dall’estate 2022 i veicoli di nuova omologazione in Europa dovranno avere di serie la frenata automatica di emergenza, capace di rallentare o arrestare il mezzo se rilevano un impatto. Una tecnologia collaudata e disponibile da molti anni su vetture popolari e di grande serie come la Fiat Panda che finora ha visto la propria diffusione limitata dalla politica di molte case automobilistiche che sceglievano di proporla come accessorio a pagamento.
