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Siriani morti di fame e sete. Forti (Caritas italiana), “assurda l’assenza di risposte, le soluzioni ci sono”
Un dispositivo di ricerca e soccorso in mare; evitare ritardi eccessivi nell’assegnare i porti; ristrutturare l'hot spot di Lampedusa per adeguarlo ai numeri e prevedere un sistema di trasferimento veloce verso altri porti; incentivare vie legali e sicure come quelle dei corridoi umanitari. Dopo l'ennesima tragedia dei sei siriani morti di fame e sete su una imbarcazione arrivata a Pozzallo (tra cui tre bambini) Oliviero Forti, di Caritas italiana, elenca al Sir alcune soluzioni possibili per evitare altri morti nel Mediterraneo e rendere l'accoglienza dignitosa.