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Montagnana. Il museo Giacomelli è ancora più inclusivo
Montagnana. Quattro targhe in braille consentono ora una migliore fruizione del patrimonio artistico dalle persone ipovedenti. E l’attenzione si sposta anche in città
FattiMontagnana. Quattro targhe in braille consentono ora una migliore fruizione del patrimonio artistico dalle persone ipovedenti. E l’attenzione si sposta anche in città
Dalla preistoria ai tenori contemporanei Giovanni Martinelli e Aureliano Pertile, la storia custodita all’interno del museo civico Antonio Giacomelli di Montagnana diventa ancora più accessibile e inclusiva. Sono state installate, infatti, quattro targhe in scritta braille che consentono la fruizione del patrimonio artistico anche dalle persone ipovedenti, potenziando quanto già presente all’interno della struttura. «Grazie a un finanziamento regionale – illustra Elisa Rossetto, assessore alla cultura e al turismo – abbiamo aggiunto questi pannelli, il primo dei quali ricorda anche la presenza di una mappa tattile, fino a ora non segnalata in alcun modo». Oltre a dare alcune informazioni di carattere storico e artistico, le installazioni invitano gli ospiti ad avvicinarsi agli operatori museali per ottenere sia un accompagnamento guidato sia un indirizzamento verso alcuni reperti che, essendo fuori teca e contrassegnati da un bollino, possono essere esaminati con le proprie mani. Nell’ultima sezione espositiva, poi, la nuova targa segnala la possibilità di ascoltare alcune tracce audio permettendo di sentire le voci dei due tenori che, partiti da Montagnana, hanno calcato i palcoscenici del Metropolitan di New York o della Scala di Milano. Con questo intervento la fruizione museale si è spinta verso una dimensione esperienziale destinata a essere allargata anche ad altri luoghi culturali della città, come il caratteristico accesso occidentale nella cinta muraria: «C’è il grande sogno – continua Rossetto – di rendere accessibile anche Rocca degli Alberi agli ipovedenti e a chi ha problemi motori attraverso una ristrutturazione degli interni. Attualmente, infatti, le strette scale rendono l’accesso alla parte interna del sito limitato per chi ha problemi di deambulazione». L’attenzione alla fruibilità almeno della parte culturale diventa fondamentale per chi è chiamato ad amministrare il patrimonio artistico e sociale: «Penso – conclude l’assessore – che sia un dovere morale di chiunque faccia amministrazione rendere la propria città più inclusiva. Nello specifico, desideriamo rendere Montagnana fruibile e accessibile sempre a più persone».
Riccardo Rocca