Diritti umani: Amnesty, “ipocrisia degli Stati, doppi standard, repressione delle proteste. Il sistema internazionale è allo sbando”

È stato reso noto oggi in tutto il mondo il Rapporto 2022-2023 di Amnesty international, che offre in 575 pagine una panoramica globale, Paese per Paese, della situazione dei diritti umani nel mondo: in 87 Stati (56%) ci sono state proteste di massa per l'aumento dei prezzi e i tagli alla spesa pubblica. In 80 Paesi su 156, il 54%, c'è stato un uso illegale della forza nei confronti dei manifestanti pacifici e in almeno 94 Stati (60%) maltrattamenti in molti casi equivalenti a torture. In 29 Stati sono state emesse nuove norme per limitare le proteste, che si aggiungono ai 67 Paesi del 2021. Sono stati arrestati manifestanti in almeno 79 Stati (51%), ci sono state uccisioni illegali in almeno 33 Stati (21%) e usate armi legali durante le proteste in almeno 35 Stati (22%).  Pari preoccupazione c'è per l'uso di armi meno letali in 67 Stati (43%).