FattiL'obiettivo è decongestionare l'hotspot di contrada Imbriacola, che al momento è al collasso con duemila ospiti a fronte di una capienza di 400. Navi di linea e mezzi militari, tour de force alla prefettura di Agrigento
Un piano per trasferire circa 1.200 migranti dall’isola di Lampedusa e decongestionare l’hotspot di contrada Imbriacola, che al momento è al collasso con duemila ospiti a fronte di una capienza di 400. Ore di grande lavoro alla prefettura di Agrigento, dove si coordinano le partenze dalla più grande delle isole Pelagie sottoposta oprmai da giorni a continui sbarchi. Ogni mezzo è utile per alleggerire la pressione sull’isola: dai pattugliatori della guardia di finanza ai traghetti di linea per Porto Empedocle, compresi i mezzi militari (navi e aerei). Un primo pattigliatore delle fiamme gialle ha preso il mare con novanta persone a bordo facendo rotta verso Pozzallo e lo stesso farà un’altra unità della guardia di finanza in giornata, con altrettante persone a bordo. Due i voli militari in programma, ciascuno con novanta persone: il primo, a breve, lascerà l’isola con destinazione Bologna e il secondo partirà in direzione Pisa.
Questa mattina, inoltre, il traghetto di linea Lampedusa-Porto Empedocle ha portato con sé 130 migranti e altri quattrocento dovrebbero partire con la corsa di questa sera. Impegnata anche nave Vega, della Marina militare, che nella giornata di oggi dovrebbe prendere il largo con a bordo trecento persone facendo rotta verso Reggio Calabria.
La situazione all’interno dell’hotspot, intanto, resta pesantissima: al momento si contano circa duemila presenze nella struttura.
