La Chiesa colombiana parte attiva del processo di pace: “Assicuriamo accompagnamento, aiuto nel discernimento e nell’ascolto paziente e sincero”

Mentre all’Avana, venerdì 9 giugno, il presidente della Colombia Gustavo Petro e i capi dell’Esercito di liberazione nazionale, ultima guerriglia di matrice marxista attiva in America Latina, firmavano l’accordo per un cessate-il-fuoco di sei mesi, necessaria premessa per un’intesa definitiva, a Cartagena, su iniziativa della Conferenza episcopale colombiana e del segretariato di Pastorale sociale, si incontravano i vescovi delle zone ancora coinvolte in conflitti e violenze, causati da molteplici soggetti: non solo l’Eln, ma anche i dissidenti delle Farc, i paramilitari del Clan del Golfo, bande criminali e narcotrafficanti di ogni tipo