Fatti
La Saccisica ora ha la sua Fondazione di Comunità
Un’innovazione territoriale La Fondazione di Comunità, costituita il 28 novembre, ha il ruolo di agenzia di sviluppo per il Piovese, partecipando a bandi e a finanziamenti
FattiUn’innovazione territoriale La Fondazione di Comunità, costituita il 28 novembre, ha il ruolo di agenzia di sviluppo per il Piovese, partecipando a bandi e a finanziamenti
È nata la Fondazione di Comunità della Saccisica: il 28 novembre nella sala consiliare del Comune di Piove, hanno firmato la sua costituzione i nove sindaci del Piovese, oltre a Piove di Sacco e Codevigo, fondatori, Arzergrande, Brugine, Legnaro, Sant’Angelo di Piove di Sacco, Polverara, Pontelongo e Correzzola; ma anche le aziende del territorio, alcune delle quali sono di rilevanza internazionale; le associazioni di categoria, dagli artigiani, agli industriali, a quelle degli agricoltori; la Banca Patavina; il Terzo settore; la Camera di Commercio, tutti insieme per promuovere con azioni concrete lo sviluppo e la crescita della Saccisica. La Fondazione, infatti, assumerà il ruolo di agenzia di sviluppo per il Piovese, partecipando a bandi e a finanziamenti da riversare nel territorio. In questi anni la Saccisica, come altri territori peraltro, ha lavorato come Ipa, Intesa programmatica d’area. Tuttavia, i tempi cambiano velocemente, e dunque è fondamentale adeguare gli strumenti di intervento: l’Ipa è un tavolo che non ha personalità giuridica, e non può partecipare a bandi ed essere vero volano per l’economia e il tessuto sociale. La situazione post Covid ha messo bene in evidenza la necessità di agganciarsi a iniziative di sostegno che arrivano da enti nazionali e sovranazionali, come per esempio il Pnrr. In questo senso la Fondazione di Comunità è uno strumento, che mette insieme Comuni, associazioni, imprenditori, un soggetto che ha stabilità e continuità, perché comunque anche le amministrazioni cambiano.
È una fondazione senza scopo di lucro, che lavorerà per portare benefici reciproci a tutti i fondatori e ai partecipanti, cioè gli attori sociali e del territorio. Quattro, i fronti d’intervento: quello della formazione, con la creazione di un istituto tecnico superiore per la specializzazione post-diploma, la creazione di una grande Comunità energetica rinnovabile, la promozione del turismo dell’area Piovese e la mobilità sostenibile. Dopo la costituzione è stato eletto presidente pro tempore della Fondazione all’unanimità Luigi Rossi Luciani, patron di Carel spa, che spiega: «Sono convinto che la Fondazione possa essere un ottimo volano per il nostro territorio, adesso dobbiamo metterci tutti a lavorare insieme».
La prima cittadina di Piove di Sacco, Lucia Pizzo ricorda che «è la prima con questo tipo statuto e di potenzialità in Italia, dove ci sono altre fondazioni, ma con finalità più limitate». Chi ha seguito da vicino la nascita della Fondazione è anche il giovane assessore piovese Mattia Buggio: «Ho da poco concluso il master in Manager dello Sviluppo locale sostenibile presso l’Università di Padova. Il periodo che stiamo vivendo è caratterizzano da temi che ci toccano sia a livello globale, ma anche a livello locale, basti solo pensare alla transizione ecologica o all’aggiornamento dei sistemi di welfare. L’auspicio è che i vari soggetti presenti nei territori possano riuscire a sviluppare nuovi modi di promozione del bene comune, anche osando uscire dagli schemi convenzionali con approcci innovativi. Per questo la nascita della Fondazioni di Comunità della Saccisica può rappresentare una sperimentazione che va proprio in questa direzione. La variegata eterogeneità di attori coinvolti insieme a fattori quali relazioni solide e frequenti, fiducia instaurata e la condivisione di una visione comune, la rendono infatti particolarmente innovativa rispetto al contesto nazionale».
Per il vicesindaco Davide Gianella: «Abbiamo raccolto quanto seminato in dieci anni e poniamo le basi per una crescita armonica del Piovese nei prossimi e successivi dieci».
Durante l’assemblea interna, l’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza ha confermato un finanziamento di 800 mila euro che l’Istituto riceverà dalla Fondazione Cariparo dal 2024 per tre anni. Fondi fondamentali per la ricerca a cui si aggiungono altri tre milioni e 300 mila euro che stanzierà Città della Speranza.