Migrante suicida in Cpr Roma: Forti (Caritas italiana), “umanizzare i centri, ripensare l’intero sistema e aprire dialogo con Terzo settore”

“Il gesto di questo ragazzo è una drammatica riprova del fatto che i Cpr sono luoghi di detenzione dove la vita è ai limiti della sopportabilità, tanto da indurre un giovane a togliersi la vita. Non sono luoghi adeguati per quello che la legge prevede, ossia i rimpatri”.