Fatti
A rischio i contratti degli psicologi “371”
L’appello lanciato dall’Ordine veneto Sebbene sia in crescita la domanda di supporto, emersa dopo la pandemia, rischiano il posto gli assunti tramite Delibera regionale 371
FattiL’appello lanciato dall’Ordine veneto Sebbene sia in crescita la domanda di supporto, emersa dopo la pandemia, rischiano il posto gli assunti tramite Delibera regionale 371
L’ Ordine delle Psicologhe e degli psicologi del Veneto lancia un allarme per la possibile interruzione dei contratti degli psicologi assunti con la Delibera regionale n. 371 del 2022, nonostante l’aumento della domanda di servizi di salute mentale. «La pandemia ha accentuato la carenza di psicologi nel Servizio sanitario regionale – si legge nell’appello – con l’Italia che ha una media di cinque psicologi per centomila abitanti contro una media europea di 20. Questo divario mette in evidenza la necessità di un intervento coordinato e massiccio per rispondere alle richieste crescenti di supporto psicologico, in particolare tra i giovani». Gli psicologi “371” hanno risposto efficacemente alle esigenze del territorio, ma i loro contratti, in scadenza a giugno 2024, rischiano di lasciare pazienti e famiglie senza continuità di cure: «Questi incarichi temporanei, iniziati tra gennaio e febbraio 2023, sono in gran parte destinati a concludersi in questi giorni: la relazione di fiducia tra terapeuta e paziente verrebbe compromessa, aumentando le liste d’attesa. Inoltre, molti psicologi selezionati tramite il concorso Azienda Zero non sono ancora stati chiamati, limitando ulteriormente le risorse disponibili». L’Ordine degli Psicologi del Veneto propone quattro azioni urgenti: la prima è quella di incrementare il numero di psicologi nel Servizio sanitario regionale per rispondere alla crescente domanda di supporto psicologico; in secondo luogo completare le chiamate dei concorsi e assumere rapidamente gli psicologi già selezionati tramite gli stessi. Poi il focus dell’appello rivolto a politici e società: utilizzando i fondi regionali disponibili, prorogare i contratti degli psicologi “371”, e avviare un processo di stabilizzazione diffuso per garantire la continuità delle cure ai cittadini. Non da meno, il supporto alla proposta di legge sulla psicologia di base: «Sostenere questa proposta di legge regionale può rappresentare un importante passo avanti per la salute mentale, garantendo strutturalmente un supporto psicologico continuo, capillare e “di prossimità” a cinque milioni di cittadini e cittadine del Veneto». Per gli psicologi veneti queste misure sono essenziali per garantire il benessere dei cittadini, prevenendo problemi più gravi e riducendo i costi sanitari e sociali a lungo termine.