FattiAgosto, tempo di vacanze, anche per le scuole. Ma, ad Haiti, pur dentro a tante difficoltà che la cronaca ci riporta, le scuole continuano a mantenersi aperte con l’attività dei centri estivi, in attesa della riapertura dell’anno scolastico.
«Quest’anno abbiamo più di 120 bambini e giovani al campo estivo – racconta la Rete di solidarietà internazionale Radiè Resch di Padova che ad Haiti è presente dal 1992 – Sono disponibili molte attività come: artigianato, cucito, cucina, danza, lettura, arte, pittura, teatro». Haiti vive ancora una pesante situazione: a causa della crisi sociale e politica hanno preso piede le bande criminali. Si è insediato da poco un governo “provvisorio” guidato da Garry Conille e promosso dalla comunità internazionale sulla base di precedenti accordi (noto come “accordo del Montana”). Nella capitale è giunto l’intervento delle forze armate straniere antisommossa guidate dal Kenya: 400 unità equipaggiate e dislocate a difesa dell’aeroporto, del palazzo presidenziale e poco altro. Il raggruppamento “vivere assieme” (viv ansanm), che riunisce le bande che controllano la capitale, continua ad agire pressoché indisturbata, data la forza militare e di uomini messa in campo che supera notevolmente quella del Paese e la forza militare straniera. La Polizia nazionale haitiana continua a sequestrare armi e munizioni.
