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Prato della Valle sarà senza donne. La statua di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia sarà sul Liston
Padova. A Elena Lucrezia Cornaro Piscopia la nuova statua, ma verrà posizionata sul Liston
FattiPadova. A Elena Lucrezia Cornaro Piscopia la nuova statua, ma verrà posizionata sul Liston
Padova avrà la sua statua femminile. Anzi, una seconda statua dedicata a Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. Ma, soprattutto, non sarà in Prato della Valle. Un passo indietro: negli ultimi anni, parte della politica e cittadini avevano lanciato l’idea di un volto femminile per “contrastare” le 78 statue di uomini all’interno dell’Isola Memmia. Per scegliere tra sei candidate, ci si è rivolti a un referendum cittadino e la prima donna laureata al mondo, proprio all’Università di Padova nel 1678, ha avuto la meglio con 6.752 voti, il 47,98 per cento di tutte le preferenze, quasi il doppio della seconda classificata, Massimilla Baldo Ceolin, fisica di fama internazionale prima docente con cattedra al Bo, che ha ottenuto 3.612 voti. Staccate tutte le altre: Gualberta Alaide Beccari (9,26 per cento), Sibilia De Cetto (7,57 per cento), Fina Buzzacarini (5,01 per cento) e Vittoria Aganoor Pompilij (4,64 per cento). La scelta, però, non convince tutti: di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, infatti, esiste già una scultura, all’interno della scalinata del Bo: la prossima sorgerà poco distante, tra l’Università e Palazzo Moroni, al posto di quella dedicata alla donna accoccolata (o accovacciata) di Emilio Greco, che invece verrà spostata vicino al Caffè Pedrocchi. «La vicenda della statua femminile che verrà issata sul Liston e non in Prato lascia in bocca il gusto amaro di una occasione persa – ha sostenuto Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – Perché se è vero che va apprezzato il lavoro di coinvolgimento dei cittadini nella scelta del soggetto da ritrarre, è altrettanto vero che il tema era la presenza di una donna all’interno di Prato della Valle. Il documento che stabilisce le regole da seguire per realizzare le statue in Prato della Valle risale al 1776 e credo che si possa aggiornare e a tal proposito ospitare anche una figura femminile».