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Bassano del Grappa. Nasce il tribunale della Pedemontana
Politica e categorie economiche contro addetti ai lavori: è braccio di ferro
FattiPolitica e categorie economiche contro addetti ai lavori: è braccio di ferro
L’annuncio è arrivato direttamente in Senato per bocca del sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro Delle Vedove lo scorso 9 gennaio: il Governo si appresta a rivedere le norme con cui nel 2012 venne chiusa una serie di tribunali sul territorio nazionale, tra cui quello di Bassano del Grappa, che oggi sembra pronto a riaprire i battenti denominato “Tribunale della Pedemontana”, acquisendo parte dei territori di competenza dei tribunali di Vicenza, Padova e Treviso. Esulta l’altro sottosegretario alla Giustizia, il padovano Andrea Ostellari: «Quanto annunciato nei giorni scorsi è un risultato storico che segna il definitivo cambio di rotta rispetto al passato e consentirà di migliorare l’erogazione dei servizi di giustizia verso un territorio con un prodotto interno lordo fra i più elevati in Europa». Immediato è giunto il plauso delle associazioni di categoria che negli anni non hanno mai negato la loro attesa per questa istituzione che a livello politico ha avuto il suo principale alfiere nella Lega. Di tutt’altro parere sembrano essere tuttavia gli addetti ai lavori. Alessandro Moscatelli, presidente dell’Ordine degli avvocati di Vicenza, pone l’accento sulla carenza di personale. «Questa è una riforma che non ha nulla a che vedere con l’interesse del cittadino – ha scandito – il cittadino ha bisogno di un giudice specializzato, capace di agire con qualità, non del giudice della porta accanto». Secondo Gaetano Crisafi, presidente del Comitato per una giustizia di qualità (200 tra avvocati e commercialisti anche bassanesi), «per avere una giustizia di qualità occorre un tribunale grande, non un tribunale piccolo. Ridurre la giurisdizione significa diminuire il numero dei magistrati attivi e quindi la possibilità per il cittadino di avere una giustizia veloce». C’è poi il nodo del personale. Già oggi il tribunale di Vicenza soffre di una carenza attorno al 40 per cento.