FattiVerona terza, Vicenza quarta, Padova e Venezia quinte: i capoluoghi veneti primeggiano – purtroppo ancora – nella classifica dei giorni di sforamento dei livelli massimi consentiti di pm10.
Il dato emerge dal rapporto Mal’aria 2025 di Legambiente: «Cinque anni ci separano dall’entrata in vigore della nuova normativa europea – dichiara Francesco Tosato, presidente di Legambiente Padova – Lo sforzo fatto fino a oggi con le limitazioni del traffico privato e degli impianti di riscaldamento ha portato a un miglioramento della qualità dell’aria ma purtroppo non ancora sufficiente. Serve intervenire sulla mobilità: il tram è indispensabile ma non va dimenticato il trasporto pubblico locale per connettere la città in modo economico e sostenibile e che deve puntare sull’elettrico». La campagna Città2030 farà tappa a Padova il 28 febbraio e il 1 marzo.
