Mejaniga fa festa, con i terremotati nel cuore

Dal 16 al 25 settembre la parrocchia di Mejaniga, a Cadoneghe, sarà coinvolta nei festeggiamenti dell’“Antica sagra”. La cornice festosa di questi dieci giorni non fa però dimenticare le sofferenze di chi è stato recentemente colpito dal sisma nelle regioni del centro Italia. Ci sarà infatti una serata d’apertura eccezionale dello stand gastronomico, venerdì 23, e della serata sarà devoluto interamente alle popolazioni terremotate.

Redazione

Sono tre le ricorrenze liturgiche che impreziosiscono i giorni della festa. Il 2 settembre si ricorda il santo patrono Antonino, scalpellino della città di Apamea in Siria, che subì il martirio nel primo secolo. Il 10 settembre è l’anniversario della consacrazione della chiesa, avvenuta nel 1962. L’11 settembre si fa memoria della Madonna Addolorata.

«La sagra di settembre – spiega don Mirko De Gaspari, il parroco – è l’occasione per la comunità di ritrovarsi al termine delle vacanze estive, prima della ripresa degli impegni pastorali. Ogni anno calcoliamo circa settemila coperti, di questi la maggior parte sono famiglie della parrocchia che si ritrovano e condividono del tempo insieme. Per questo, domenica 18, all’eucaristia delle 11, inviteremo le coppie che festeggiano l’anniversario di matrimonio».

Nei giorni di sagra anche i numerosi gruppi parrocchiali hanno l’occasione di riunirsi e di impegnarsi, dando una mano in diversi settori, dal servizio distribuzione alla cucina, dall’accoglienza alle pulizie. Un’attenzione speciale l’avrà il gruppo formato da una settantina di ragazzi dalla terza media alla quinta superiore che prestano il loro servizio ai tavoli dello stand gastronomico. Don Mirko spiega una novità che li riguarda: «Si è deciso di non perdere l’occasione di questa presenza, pensando a un momento formativo prima dell’inizio di ogni serata. Tutte e nove le sere della sagra, per una quindicina di minuti, i ragazzi, seguiti da due animatrici che si sono rese disponibili, faranno un momento di formazione sul significato della sagra, sul santo patrono, sullo stile del servizio, con un piccolo momento di preghiera».

La cornice festosa di questi dieci giorni non fa dimenticare le sofferenze di chi è stato recentemente colpito dal sisma nelle regioni del centro Italia. Ci sarà infatti una serata d’apertura eccezionale dello stand gastronomico, venerdì 23, e della serata sarà devoluto interamente alle popolazioni terremotate; i soldi saranno consegnati direttamente alla Caritas locale.

«C’è un altro gesto di accoglienza – ricorda don Mirko – che la nostra comunità compie per il secondo anno. Alcune persone che frequentano lo sportello della Caritas parrocchiale sono state invitate a dare una mano ai volontari della sagra, così da far sentire loro il calore di una comunità e creare lo spazio per un inserimento».

Quest’anno ci sarà anche spazio per quattro conferenze sul tema della salute e della prevenzione, grazie all’intervento di alcuni specialisti in collaborazione con il Gruppo veneto diagnostica e riabilitazione. In centro parrocchiale si terranno due serate: mercoledì 21 si parlerà di scoliosi infantile e giovanile, mentre giovedì 22 si introdurrà il tema dei campi elettromagnetici effettivi a basse frequenze e si discuterà sui loro benefici. Sul palco della sagra, nei pomeriggi di sabato 17 e 24, alle 17.30, ci sarà invece un dibattito sulla prevenzione cardiovascolare e sull’importanza della prevenzione per la salute delle donne.Dal 16 al 20 e il 24 e 25 sarà poi aperta la mostra mercato, con prodotti della terra, dell’artigianato, dei servizi e del commercio, in mostra e in vendita. Il programma della sagra, oltre alla presenza dello stand gastronomico, prevede per tutte le serate esibizioni di scuole di ballo, musica dal vivo, la pesca di beneficenza e il luna park. Domenica 25 si terrà il gran finale con lo spettacolo di luci laser.

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