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Fisp Plus, si fa sul serio
Gestire la casa comune, cinque incontri per leggere il presente aperti a chi ha già frequentato la Formazione socio-politica diocesana o è già impegnato sul campo
Gestire la casa comune, cinque incontri per leggere il presente aperti a chi ha già frequentato la Formazione socio-politica diocesana o è già impegnato sul campo
C’è tempo fino al 30 gennaio per iscriversi alla prima edizione del percorso “Fisp Plus”, organizzato dalla scuola per la Formazione all’impegno sociale e politico della diocesi di Padova.
Cinque incontri bisettimanali intorno al tema del gestire la casa comune che si terranno a partire dal 9 febbraio, in cui i partecipanti potranno approfondire tematiche legate ai grandi temi che l’attualità propone quotidianamente: dalle politiche comunitarie fino alle prospettive future per l’Europa e l’economia nazionale.
«Abbiamo deciso di provare la formula “Plus” — spiega Luigi Gui che della Fisp è direttore — perché il percorso biennale è meno vicino al ritmo della vita di oggi e non è sempre aggiornato, e poi perché una formula così snella risponde anche all’esigenza di chi è già impegnato sul campo ma vuole approfondire le proprie competenze».
L’offerta Fisp è quindi diversificata: da un lato il corso annuale con relativo attestato di frequenza e, in parallelo, un corso di studio e riflessione ulteriore. «Non abbiamo perso di vista l’impegno a offrire una proposta formativa — continua Gui — durante il percorso annuale offriamo degli strumenti per leggere la realtà e durante il “Plus” la possibilità di un ulteriore approfondimento».
“Governare la casa comune”, il tema scelto dal corso del 2018 e che ora viene ulteriormente analizzato dal percorso “Plus”, segue quello del 2017 “Costruire la casa comune” e quello di due anni fa “Abitare la casa comune”, dipanando quindi un’ideale matassa di idee e riflessioni intorno alle grandi tematiche proposte da papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’.
Quest’attenzione per la casa comune, la città in cui tutti viviamo e che siamo chiamati ad abitare con pienezza e consapevolezza, è la spina dorsale di un percorso di formazione che trova nella sua trasversalità una forza inattesa.
«Dal giovane neolaureato al professionista che vuole dedicarsi con maggiore attenzione alla vita politica e sociale — spiega ancora Luigi Gui — la cosa che mi ha stupito è l’eterogeneità dei partecipanti ai corsi. Viviamo in un periodo di grande disorientamento e le persone cercano una possibilità credibile offerta da un interlocutore affidabile».
Sono mediamente una trentina i partecipanti ai corsi Fisp che da un trentennio si tengono con regolarità; un terzo di loro proviene dalla prima linea della politica attiva e del sindacato. «Cercano uno spazio meno compresso dell’agone politico — conclude il direttore — Fisp offre proprio questo: una possibilità di confronto sincero su un terreno meno polemico e conflittuale».