Mosaico | Sagre e FesteDa venerdì 31 luglio a mercoledì 5 agosto la parrocchia di Bastia di Rovolon celebra la sua sagra. Il giorno della Madonna della Neve richiama tutta la comunità per la messa e la processione con la statua di Maria per le vie del paese.
La festa, dedicata alla Madonna della Neve del 5 agosto, è dopo la Festa del pane di giugno un’ulteriore occasione per la comunità di ritrovarsi. Ma qui non si celebra la terra attraverso il grano, il frumento e l’agricoltura. Si festeggia invece la Regina del cielo, attraverso una delle devozioni più antiche della cristianità e che, quest’anno, Bastia festeggia dal 31 luglio al 5 agosto.
«I festeggiamenti si ripetono da decenni – racconta Renzo Forestan, memoria storica del paese e presidente dell’associazione Rosa dei Colli – ma la celebrazione della Madonna della Neve si perde nei secoli, da quando nel 1590 i benedettini della parrocchia monastica di Rovolon sdoppiarono la parrocchia inviando un monaco a Villa Ottavia e facendo così nascere la comunità di Bastia». Una sagra partecipata, presa d’assalto da migliaia di avventori provenienti da un po’ tutto il Padovano, che però ha come momento culmine la processione della domenica pomeriggio. La statua della Madonna, già presente nella vecchia chiesa abbattuta nel 1954 per realizzarvi la piazza, verrà portata fuori a mano da sedici portantini che si daranno il cambio. La processione, segno visibile di una devozione che dura un anno intero, partirà alle ore 17. In pochi rinunciano a questo appuntamento.
Ma la sagra è anche festa di paese e la festa di paese inizia a tavola. Grazie al circolo Acli San Giovanni Bosco e al suo presidente (nonché capocuoca) Almaz Ghebremedhin, sarà possibile banchettare con primi, tra cui bigoli, gnocchi, spaghetti e pappardelle, e secondi, dalle grigliate al pesce fritto. Una sagra “doppia”, come tante ultimamente, volta a valorizzare il classico ballo liscio, ma anche nuove forme di intrattenimento. Accanto alla piazza, con duemila posti a sedere e le esibizioni dei principali complessi di liscio, i più giovani (non solo per l’anagrafe) si concentreranno nella vicina “area verde”, tra country e cover band, con birre, panini e pizze. In sagra anche quest’anno la pesca di beneficenza, il mercatino equo e solidale, il luna park e la mostra, nel vicino centro culturale comunale “Pietre che meravigliano, pietre che emozionano”, con l’associazione Rosa dei Colli. «Valorizzare il contributo di tutti è il primo obiettivo della festa – spiega Giuseppe De Munari del circolo Acli – Di fronte allo stare insieme, in gruppo, giovani e adulti, con più di 200 volontari che collaborano per lo stesso scopo, anche ciò che viene raccolto passa in secondo piano». I proventi raccolti grazie alla manifestazione saranno destinati alle opere parrocchiali, in particolare la scuola materna. Ma già dal prossimo anno la comunità inizierà a concentrarsi sulla prossima necessità: la ristrutturazione del tetto della chiesa.
