Fatti
Taglio del nastro, lunedì 16 giugno, per il nuovo ospedale di comunità di Camposampiero, il primo di un “pacchetto” di 22 strutture previste in Ulss 6 Euganea grazie ai finanziamenti del Pnrr. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, il direttore generale dell’Ulss 6 Paolo Fortuna e il sindaco Katia Maccarrone. Oltre 2,1 milioni di euro di investimenti complessivi, di cui 2 milioni finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e la restante parte provenienti dal Conto termico del Gestore dei servizi energetici, destinati alla riqualificazione energetica del settimo piano del Blocco A dell’ospedale Cosma di Camposampiero che ospiterà la nuova struttura, dotata di 12 posti letto, e che si configura come un reparto di cure intermedie, ponte tra il ricovero ospedaliero e il rientro a casa, pensato per quei pazienti che necessitano ancora di assistenza sanitaria, ma non più intensiva. «È con grande soddisfazione – ha dichiarato Paolo Fortuna – che inauguriamo questa struttura moderna, efficiente e pensata per rispondere ai bisogni reali. Si tratta di un passo importante verso una sanità più vicina ai cittadini, capace di offrire cura, riabilitazione e accompagnamento nel percorso di ritorno alla quotidianità». Il progetto ha comportato una completa ristrutturazione degli spazi, come spiegato dall’ingegnere Emanuele Scarabel, direttore della Uoc Servizi tecnici e patrimoniali: «L’intervento, durato 14 mesi, ha previsto l’adeguamento del piano ai più alti standard di sicurezza e funzionalità, inclusa la compartimentazione antincendio e la riorganizzazione degli spazi in due macro-aree: “Corpo degenze” e “Corpo servizi”, con aree comuni, ambulatori, palestra riabilitativa e archivi clinici». Nel dettaglio, la struttura offre quattro camere singole e quattro doppie, oltre a locali dedicati al personale sanitario e alla somministrazione delle cure. Come illustrato dall’ingegnere Chiara Dall’Ora, responsabile unico del procedimento, il reparto comprende anche spazi per visite, preparazione farmaci, tisaneria e zone filtro per la sicurezza igienico-sanitaria. «L’ospedale di comunità – ha aggiunto il dott. Matteo Ciuffreda – garantisce assistenza 24 ore su 24, tutti i giorni, accogliendo pazienti non acuti ma bisognosi di cure continue. L’obiettivo è il recupero dell’autonomia e la stabilizzazione clinica, per favorire un rientro a casa in sicurezza e dignità».