Mosaico | Sagre e FesteÈ solo il secondo anno, ma i giovani della parrocchia di San Marco di Camposampiero vogliono già fare le cose in grande. In programma sabato 25 e domenica 26 ottobre c’è la festa parrocchiale: tutto nell’arco di meno di 24 ore.
Sabato sera, dalle 18, ci sarà l’aperitivo, birra e panini, mentre dalle 21 la prima edizione di “Camposampiero’s got talent”. Domenica, infine, alle 12.30 il pranzo a menù fisso, e alle 14.30 la tombola. «La sagra a San Marco – spiega Simone Bolzan, 27 anni, presidente parrocchiale di Azione Cattolica – si celebra in aprile. Noi giovani abbiamo voluto fare qualcosa di nostro, anche per far risaltare l’attività della nostra piccola parrocchia che spesso soffre la vicinanza di una comunità grande come quella di San Pietro (diocesi di Treviso, ndr). Abbiamo iniziato nel 2013 solo con un pranzo a base di panini da cinque euro l’uno. Eravamo però in 200, per noi un numero altissimo. Così abbiamo deciso di continuare». Puntando in alto. “Camposampiero’s got talent”, infatti, è una kermesse che vedrà decine di cantanti, ballerini e attori esibirsi di fronte a tre giudici di eccezione: Annalisa Caicci, direttrice della scuola di danza Pas de chat, Valerio Franco, fondatore della sampierese Reckless radio e Chiara Rosa, olimpionica e campionessa europea di lancio del peso. Il pranzo di domenica a menù fisso, con tagliatelle fatte in casa, cotoletta, contorni, dolce e caffè, brilla per la sua convenienza. Otto euro per gli adulti, sei euro per i bambini. Praticamente una singola portata di una sagra “normale”: «Il nostro obiettivo non è quello di far cassa – precisa il presidente dell’Ac parrocchiale – ma di aggregare persone, soprattutto i giovani e le nuove famiglie. Con questa festa vogliamo dimostrare che noi giovani ci siamo e siamo protagonisti della vita parrocchiale a tutti gli effetti. Non ci siamo solo ai campiscuola, possiamo dare il nostro contributo in ogni ambiente della comunità e in ogni momento dell’anno pastorale». Entusiasta di tanta intraprendenza don Bruno Bevilacqua, parroco di San Marco: «L’iniziativa vuole valorizzare l’inventiva e i talenti dei giovani, capaci di proporsi anche con qualcosa di nuovo, che rompa gli schemi tradizionali e che richiami l’attenzione di tutti». Don Bruno evidenzia la forte importanza pastorale di questi progetti che camminano con le gambe dei giovani: «In loro c’è la volontà di ripetere il messaggio del vangelo: seguire Gesù ha un’attualità sorprendente, è il modo per costruire senza paura il nostro futuro. Così diamo speranza e vitalità alla nostra parrocchia e alla nostra stessa realtà esistenziale».
