Mosaico | Sagre e Feste
A Onara la recita del rosario apre l’anno pastorale
Dal 26 settembre al 5 ottobre la festa del rosario coinvolge tutta la comunità parrocchiale di San Biagio a Onara di Tombolo.
Dal 26 settembre al 5 ottobre la festa del rosario coinvolge tutta la comunità parrocchiale di San Biagio a Onara di Tombolo.
La messa di sabato 26, alle 19, dà il via al programma della festa del Rosario di Onara di Tombolo. Domenica alle 10 si svolge la celebrazione dei battesimi, momento d’inizio delle attività di catechesi, Azione cattolica e gruppi giovani e giovanissimi. Nel pomeriggio dalle 15.30 festa per tutte le famiglie, che sono invitate a trascorrere qualche ora di serenità in centro parrocchiale, con giochi per i più piccoli, truccabimbi, lancio dei palloncini e altre attività.
Nei giorni seguenti la celebrazione della messa feriale è preceduta dalla recita del rosarioCarlo Mocellin, marito di Maria Cristina Cella, che ci racconterà la sua toccante esperienza: la moglie, infatti, in gravidanza, ha deciso di rifiutare di sottoporsi a cure mediche perché avrebbero potuto danneggiare il bambino. Sono diversi anni che propongo questo tipo di incontri e momenti di riflessione, alle volte con qualche difficoltà, ma ritengo sia importante confrontarsi con altre voci e altre esperienze, in modo semplice, proprio come fa il papa. Cerchiamo di seguire il nuovo percorso dell’iniziazione cristiana, coinvolgendo la famiglia e questi incontri servono anche a questo. Dalle famiglie abbiamo una buona risposta e una buona partecipazione».
Sabato 3 invece la sagra è dedicata ai giovanissimi: gli animatori infatti organizzano una serata di divertimento e risate per tutti i ragazzi dalla quarta elementare alla terza media. Durante la sagra, domenica 27 settembre e domenica 4 ottobre sarà anche possibile visitare il campanile. Sempre aperta la pesca di beneficenza, presente un’esposizione di lavori artistici del gruppo Onara in arte e inoltre è attivo uno stand del gruppo missionario. «Abbiamo due missionari – conclude il parroco – cui siamo legati, una suora in America Latina e padre Carlo Scapin in Camerun. In particolare con il sacerdote c’è una relazione strettissima, sostenuta anche da una corrispondenza via mail. È una collaborazione fraterna, per loro infatti abbiamo raccolto fondi per costruire la chiesa e in febbraio sono stato a trovarli per la consacrazione. Oltre a questo, il gruppo missionario si impegna anche con prodotti equosolidali e bomboniere per battesimi, comunioni e altre cerimonie»