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A Padova non si trovano lavoratori. Perdite per milioni di euro
Padova è 13a tra le province italiane che perdono di più: ben 273 milioni di euro nel solo 2023
MosaicoPadova è 13a tra le province italiane che perdono di più: ben 273 milioni di euro nel solo 2023
273 milioni di euro: a tanto è ammontato, nel 2023, il costo della difficoltà di reperire personale per le aziende della provincia di Padova. Nella classifica delle venti province con un costo del mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro superiore ai 100 milioni di euro, Padova si posiziona al tredicesimo posto. Al primo posto troviamo Milano con un costo di 1.512 milioni di euro. Il dato è basato sulle ricerche di lavoratori che superano i sei mesi ed è stato elaborato dall’Ufficio studi di Confartigianato su dati forniti da Unioncamere, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Sistema informativo Excelsior. «La mancanza di personale qualificato è un problema che sta mettendo a dura prova le nostre imprese – spiega il presidente di Confartigianato Imprese Padova Gianluca Dall’Aglio – A maggio, la difficoltà di reperire operai specializzati ha sfiorato il 70 per cento, un dato che sottolinea la gravità della situazione e porta le nostre imprese a non poter crescere adeguatamente». Le criticità legate al reperimento del personale qualificato hanno un impatto significativo sulla capacità delle imprese di innovare. «Senza un flusso costante di nuove competenze, la capacità di innovazione delle imprese viene seriamente compromessa» puntualizza il presidente Dall’Aglio. Sempre nel mese di maggio, secondo la banca dati Unioncamere-Ministero del lavoro e delle politiche sociali-Sistema informativo Excelsior, in provincia di Padova, le entrate di lavoratori previste sono state 7.070. Nel 60 per cento dei casi, si sono concentrate nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine ricercati sono stati 2.560, con una difficoltà di reperimento del 69,7 per cento. Nel 48,2 per cento dei casi per mancanza di candidati, nel 17,8 per cento, invece, per preparazione inadeguata dei candidati. Tra gli operai specializzati ricercati, il numero più significativo riguarda i conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (430), seguono gli operai specializzati addetti alle rifiniture nelle costruzioni (370) e i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (190). Allarmato il commento di Gianni Mezzalana, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Veneto: «Senza di loro, le nostre imprese rischiano di compromettere la loro tenuta futura»