Mosaico | Sagre e FesteDal 9 al 22 settembre la comunità festeggia il proprio patrono che ha preservato i bambini da una virulenta epidemia di morbillo nel lontano 1868. Il voto a sant'Egidio, espresso e tuttora sciolto ogni 22 settembre anche dalle autorità civili, continua a udire Pegolotte e oggi anche le altre tre comunità dell'unità pastorale di Cona.
Una sagra che ha le sue radici nella devozione del passato. La manifestazione che vedrà protagonista la parrocchia di Pegolotte dal 7 al 22 settembre ha infatti origine da un evento accaduto proprio il 22 settembre 1868 quando è nata la cosiddetta “Festa del voto”. «Pegolotte, allora sperduta contrada – racconta il parroco moderatore dell’unità pastorale di Cona, don Umberto Sordo – si affidò a sant’Egidio perché liberasse i bambini da un’epidemia di morbillo che stava mietendo molte vittime. Esaudita, fece di quel giorno una ricorrenza sacra, come segno di riconoscenza al santo e di fede della piccola comunità cristiana. E il 1° settembre 1939 fu eretta la parrocchia a lui dedicata».
Da 146 anni, il 22 settembre si continua a ricordare sant’Egidio, non solo a livello di comunità cristiana ma anche civile: l’intero comune lo riconosce anche oggi come giorno festivo. «Sono qui da nove anni – sottolinea il sacerdote, nominato ora parroco moderatore dell’unità pastorale della Cattedrale dal 5 ottobre – ma indipendentemente dal giorno della settimana in cui cade il 22, tutte le persone del paese si ritrovano comunque in sagra per la cena. È davvero riconosciuto come un momento di festa importante. Da tutti. Ecco perché abbiamo continuato a sottolineare la dimensione comunitaria. Riproporre la sagra di sant’Egidio non è soltanto assemblare eventi o rinnovare il menù, è soprattutto presentare una comunità accogliente, aperta e solidale, che fa anche di questo momento un’occasione di crescita e fraternità».
Domenica 14 settembre la messa si tiene alle 10 e, a seguire, la festa dello sport, quando a partire dalle 15 si svolgerà la pedalata ecologica da Pegolotte ad Agna. Venerdì 12 alla cena sono invitate in particolare tutte le famiglie e venerdì 22 la comunità si ritroverà per la celebrazione eucaristica alle 10 e alle 22. Nei weekend di sagra restano sempre aperti la pesca di beneficenza e lo stand gastronomico. Il ricavato andrà a favore delle opere parrocchiali e di un fondo di solidarietà gestito dalla Caritas, rivolto a persone e famiglie in difficoltà economiche.
«Siamo in unità pastorale con le parrocchie di Cona, Cantarana e Monsole – aggiunge don Sordo – E la cosa bella che sta maturando è la collaborazione tra queste comunità. La sagra ne è un esempio concreto: tante persone, in modi anche spesso nascosti, diventano strumenti di comunione a servizio della parrocchia e della stessa unità pastorale». La festa del voto, quindi, ancora oggi aiuta a costruire comunità, non solo facendo sperimentare la dimensione della collaborazione e del servizio, ma anche semplicemente offrendo un’occasione autentica di relazione.
