Mosaico | Sagre e FesteDal 18 al 24 giugno si svolge la festa della comunità di Rubano e, in occasione del primo anno online di www.parrocchiarubano.it, il parroco don Danilo Miotto regala a tutti Sul dorso di frate asino, il diario di viaggio del suo pellegrinaggio del 1985 da Roma fino a Piovega.
In occasione della sagra di Rubano dal 18 al 24 giugno, i fedeli di Santa Maria Assunta riceveranno un “regalo” particolare dal parroco don Danilo Miotto. Per festeggiare il primo anno online del nuovo sito internet della comunità (www.parrocchiarubano.it) il sacerdote ha, infatti, deciso di valorizzare ulteriormente questo già importante mezzo di informazione e condivisione pubblicandovi il diario Sul dorso di frate asino, il resoconto del pellegrinaggio a piedi compiuto dal sacerdote nel 1985 per tornare da Roma, dove era stato viceparroco, a Piovega di Piove di Sacco, terzo di diciotto cammini estivi realizzati da don Miotto tra gli anni giubilari 1983 e 2000 verso luoghi mariani o di santi a lui cari.
Da questa singolare iniziativa editoriale scaturiscono anche lo slogan della sagra “È proibito essere vecchi: siamo eterni pellegrini, viatores” e gli auspici per la manifestazione: «Auguro a quelli che vi parteciperanno di viverla come una sosta di ristoro nel perpetuo cammino della vita». Il messaggio si incarna vividamente nei migranti provenienti dal Mali e ospitati a casa di Abramo di Bosco di Rubano, che si sono rivelati preziosi aiuti nell’allestimento della festa.
Accanto alla gastronomia e alle varie proposte quotidiane di animazione, musicale e non solo, sono due i pilastri su cui poggia la sagra. «Il primo è il mercatino dell’usato – sottolinea Franco Pavan del comitato organizzatore – Sono impegnati una cinquantina di volontari. È un grande bazar nel quale si può trovare davvero di tutto. Un gruppo di parrocchiani lavora durante tutto l’anno per recuperare e preparare i vestiti e gli oggetti da porre in vendita: questo dà l’idea dell’impegno che sta dietro anche a una sagra di “soli” sette giorni. Il mercatino ha senz’altro la finalità ecologica di non gettare cose buone. L’obiettivo principale, tuttavia, è il sostegno alle missioni diocesane, alle quali viene sempre devoluto il ricavato dell’iniziativa; ma quest’anno ne beneficerà anche l’Operazione Mato Grosso». Il secondo pilastro è la bottega dell’amicizia, cioè quell’angolo della festa gestito dai giovani della parrocchia e destinato principalmente ai loro coetanei: «È uno spazio avviato con successo cinque anni fa da un gruppo di animatori del grest che hanno così realizzato la propria aspirazione a diventare protagonisti attivi della sagra. Per una settimana l’anno questo vuole diventare un luogo di incontro e condivisione per i ragazzi della zona e non solo, dal quale diffondere amicizia e una cultura del bere responsabilmente. Si possono degustare cinque varietà di birra artigianale locale e consumare panini, fritti e dolci fatti in casa».
Per la comunità, la sagra serve anche a reperire risorse economiche necessarie a sostenere varie esigenze. Negli ultimi due anni, in particolare, sono stati sottoposti a importanti lavori i tre edifici principali della parrocchia: la chiesa, il patronato e la scuola dell’infanzia Santa Maria Goretti. «Sulla prima – spiega Pavan – è in corso il rifacimento del tetto, del secondo è stato rinfrescato l’esterno, della terza si è restaurato il salone principale. Per la parrocchia l’impegno finanziario è stato notevole e, contrariamente a quanto pensa molta gente, noi non siamo ricchi e non riceviamo soldi “dall’alto”. Il libretto della sagra fornisce un dettaglio degli interventi realizzati, sia per ragioni di trasparenza sia per far capire che queste strutture non “interessano” solo la comunità cristiana ma sono un bene per tutta la popolazione di Rubano».
