Mosaico | Sagre e FesteNon più plastica per piatti e bicchieri, ma una bella lavastoviglie industriale per lavare piatti in ceramica. Dal prossimo anno verrà servita acqua microfiltrata in vetro. Anche il classico tendone ha lasciato il posto a una tettoia fissa in legno e cemento armato.A San Lorenzo da Brindisi la sagra è green per davvero.
Sono tanti i motivi per cui la sagra di san Lorenzo da Brindisi, che si tiene nell’omonima parrocchia padovana nei primi tre fine settimana di luglio, può vantare – e a ragione – una certa unicità. Un torneo di calcio gaelico, che si è svolto nel pomeriggio di domenica 6 luglio. Un piatto, il branzino alla “chioggiotta”, che ci si aspetterebbe di trovare in uno sciccoso ristorante di pesce più che in una festa paesana. Ma soprattutto, quel suo essere una “sagra ecologica”.
Spiega Giuseppe Tacente, del comitato organizzatore: «La nostra massima attenzione è rivolta all’aspetto ambientale. Già per il terzo anno, senza l’aiuto o il sostegno economico di nessuno, abbiamo comprato piatti di ceramica, posate di metallo e bicchieri di vetro, evitando di produrre i soliti quintali di rifiuti di plastica». Al posto di bidoni della spazzatura, una lavastoviglie industriale alimentata a detersivi ecologici: «Faccio parte del comitato vicariale delle undici sagre dell’Arcella. Il tema del rispetto dell’ambiente è sentito da tutti, ma se altre otto sagre hanno deciso di dotarsi di piatti e posate biodegradabili, noi abbiamo voluto fare di più: l’anno prossimo elimineremo persino le bottiglie di plastica per offrire acqua microfiltrata in distributori di vetro».
Niente più tendone: a ospitare la sagra dedicata a san Lorenzo da Brindisi ora c’è una struttura fissa, una tettoia in legno e cemento armato: «Si mangia al coperto, in un ambiente pulito e in ordine – certifica Tacente – durante tutto l’anno qui sotto si tengono feste, compleanni e riunioni per la parrocchia. In futuro, anche grazie ai proventi della sagra, vorremo renderla una vera e propria sala polivalente in grado di ospitare le attività della parrocchia ma anche incontri a uso di tutto il quartiere».
Più di quaranta i parrocchiani impegnati nella riuscita della festa, supportati da un affiatato gruppo scout che servirà ai tavoli: «Certo, molti ci domandano i piatti tradizionali, i primi come gnocchi e bigoli e i secondi come salsicce, costicine e pesce fritto. Ma il nostro piatto forte lo dobbiamo a Giorgio, un signore anziano originario di Chioggia, con un passato da pescatore, che abita nella nostra parrocchia: è lui l’artefice del nostro richiestissimo branzino alla “chioggiotta” di cui tanti tessono le lodi». In una festa a dimensione parrocchiale, dove tutti i componenti della comunità si devono sentire ugualmente a casa, accanto a un piatto così impegnativo c’è spazio, quest’anno, anche per snack veloci: «Abbiamo allestito uno stand con panini pensato per i giovani e gli adolescenti: ci saranno verdure alla griglia, porchetta, salumi, secondo la tradizione dei furgoncini ambulanti».
In sagra anche una ricca pesca di beneficenza e il nuovo mercatino dei libri e dell’usato: «Abbiamo, come parrocchia, una bella biblioteca, consultata da molti: il gruppo che la gestisce la farà conoscere in questi giorni di festa con uno stand». Nella vetrina della sagra la parrocchia, domenica 6 luglio, ha voluto mettere in risalto uno dei suoi fiori all’occhiello: «Al dropkick tournament di calcio gaelico si è esibita la nostra squadra, che ha giocato tornei anche a livello internazionale». «La nostra è proprio una festa di comunità – conclude il parroco, don Giampietro Zanon – la festa del nostro patrono, il santo cappuccino Lorenzo da Brindisi, cade il 21 luglio, ultimo giorno di sagra. Per questo, domenica 20 luglio, alle 11, dedicheremo la messa alle famiglie, in particolare alle coppie che nel 2014 festeggiano un anniversario significativo di matrimonio. Auguro alla comunità che sia sempre più comunità, nella quale tutti vogliano e possano camminare insieme».
