Mosaico | Sagre e FesteSarà tutta, ma proprio tutta, la comunità coinvolta nella sagra di San Fidenzio in programma a Sarmeola di Rubano fino al 18 maggio. E non sarà solo una presenza simbolica, ogni gruppo ha ideato e realizzato una o più proposte. E gli ospiti saranno tutti accolti da un piccolo dono.
Un arcobaleno di proposte (questa l’immagine scelta per locandine e manifesti) sta accompagnando, da giovedì 8 e fino al 18 maggio, la comunità di San Fidenzio di Sarmeola impegnata nella sagra parrocchiale. Con la passata edizione è iniziato per la festa un percorso di ripensamento volto a sottolineare il carattere pastorale delle iniziative e proposte in calendario. La novità di quest’anno sta nel fatto che, oltre ai due consueti fine settimana in cui funzionerà lo stand gastronomico, la manifestazione sarà attraversata dal filo conduttore dato dallo slogan: “Vieni, incontra, trova”. Non un sottotitolo “per non udenti” o, peggio, formulato a caso, bensì la sintesi di un lavoro di squadra nel quale la parrocchia si mette in gioco ed esce incontro alle persone. È quello che ad esempio fanno, letteralmente, i volontari in servizio all’ingresso del centro parrocchiale: con indosso una maglietta recante lo slogan, accolgono gli ospiti e lasciano loro in dono un piccolo omaggio per esprimere in modo tangibile la qualità che la festa vuole dare alle relazioni umane. «Il ripensamento della sagra è un work in progress iniziato l’anno scorso – spiega Domenico Rossato del Pim (Popolo in missione), il coordinamento delle parrocchie rubanesi – Lo sforzo dei mesi scorsi è stato un maggiore coinvolgimento della comunità nei suoi vari livelli, per dare alla manifestazione un significato più alto rispetto alla possibilità, pur bella, di mangiare insieme e stare in compagnia». «Un gruppo di lavoro ha discusso su come dare qualità alla sagra per non correre il rischio di farne solo un’occasione per recuperare risorse economiche – fa eco il vice presidente del consiglio pastorale Leonildo Bettio – Il progetto, riassunto dal messaggio “vieni, incontra, trova”, è stato poi condiviso in consiglio pastorale, perché proprio la pastoralità dev’essere l’elemento qualificante della festa: un’esperienza comunitaria che troverà la sua sintesi nella messa finale, che celebreremo sotto il tendone dove nei giorni precedenti avremo mangiato e ci saremo divertiti insieme». A fare da cornice all’eucaristia saranno i lavori realizzati dai bambini nel laboratorio di domenica 11 con i madonnari. «Questi ultimi saranno presenti dal mattino e illustreranno con la loro particolare tecnica le tre parole chiave della sagra – spiega Delia Canova, del comitato organizzatore – Sarà uno degli appuntamenti centrali nell’arcobaleno delle iniziative in calendario, inaugurate giovedì 8 con lo spettacolo In principio era per riflettere sul rapporto tra scienza e fede. Segnalo inoltre, sabato 17, la sfida musicale “ConTestA” per cantautori e rock band che gravitano intorno alle parrocchie di Rubano. Sarà una serata gestita dai giovani che tornerà anche nelle sagre delle altre comunità del Pim». Nell’offerta della sagra non mancano gli appuntamenti consolidati con le serate danzanti, i tornei sportivi, il gazebo giovani. E ancora, la pesca di beneficenza, la proposta missionaria con la parrocchia etiope di San Marco di Nadene, il mercatino dell’usato e il luna park. L’arcobaleno non è però da leggere solo come una successione cronologica di eventi: «Esso esprime soprattutto la profondità della nostra comunità – evidenzia Luca Ramigni, del consiglio pastorale – Per aumentare il sapore pastorale della sagra si sono unite tutte le forze e le anime della parrocchia. Ciascuna è coinvolta attivamente nella festa con un ruolo e uno spazio precisi. Ad esempio, gli scout organizzano sabato 10 un pomeriggio di “zughi de na volta”, mentre sabato 17 gli animatori di Azione cattolica rilanceranno il palio delle contrade».
