Mosaico | Sagre e FesteDal 3 al 13 luglio la comunità parrocchiale di Taggì di Sotto è in festa: il messaggio "verde" colora tutti gli ambiti dell'iniziativa, anche il protagonismo dei giovani che hanno realizzato un'area dedicata ai coetanei con materiali di scarto e recupero.
Nelle settimane in cui viene accolta la nuova enciclica “ecologica” di papa Francesco c’è una sagra che pone proprio l’attenzione al creato al centro del proprio messaggio: un punto da cui partire per valorizzare i giovani e le famiglie e mostrarsi attenti ai bisogni di chi attraversa qualche difficoltà.
Succede a Taggì di Sotto, che dal 3 al 13 luglio è in festa in onore del patrono San Nicola. «La nostra è una festa prettamente parrocchiale – spiega il parroco, don Paolo Pegoraro – Lo sottolineiamo inaugurandola con la celebrazione di un’eucaristia per ringraziare il Signore di essere una comunità ricca, vivace e presente. Inoltre, tutte le sere la chiesa rimarrà aperta per una visita o una preghiera: lo facciamo da anni ed è un’iniziativa che piace». La festa mobilita nei vari ambiti circa duecento volontari, tra cui le signore che preparano la pasta fatta in casa, vanto dello stand gastronomico: «Per le forniture privilegiamo gli acquisti a chilometri zero da macellerie e fattorie della zona e il cibo è servito su stoviglie di ceramica per ridurre i rifiuti» evidenzia don Pegoraro, che passa poi a presentare la vera novità della sagra di quest’anno: «Si tratta di una grande area giovani, che sono stati gli stessi ragazzi della parrocchia a voler realizzare per rendersi protagonisti attivi della festa. La loro richiesta di avere uno spazio tutto per loro è stata accolta positivamente e sostenuta dal comitato sagra. Vogliamo, infatti, che i giovani si sentano accolti nella nostra parrocchia. Tutti ci riconosciamo nel vangelo, che lancia messaggi sempre “giovani”: se la comunità non si mantiene essa stessa giovane, è destinata a morire».
La particolarità dell’area è di essere stata costruita utilizzando materiali di scarto che i ragazzi hanno iniziato a raccogliere mesi fa grazie a un’inserzione sul foglio parrocchiale. Bancali, bottiglie di plastica e altri oggetti che altrimenti sarebbero stati gettati, sono tornati a nuova vita trasformandosi in un accogliente bar con gazebo, un bel bancone colorato, tavoli e sedie.
«Con questa iniziativa i ragazzi lanciano un bel messaggio. Ci parlano di attenzione al creato e ci fanno riflettere su un modello economico basato sullo scartare cose ancora buone. Credo che questa loro attenzione al tema dell’ecologia e dei suoi risvolti sociali sia una cosa molto bella. Durante la festa, nell’area giovani si terranno laboratori, concerti, dibattiti e momenti di confronto. Sarà un luogo in cui poter esprimere la propria opinione. I ragazzi, ad esempio, saranno chiamati a dire la loro sul nuovo centro parrocchiale che stiamo costruendo: vogliamo raccogliere idee e proposte su come vorrebbero il patronato affinché diventi per loro un punto di riferimento».
Il ricavato della sagra – che non dimentica le persone e le realtà più svantaggiate, a cui andranno i proventi del mercatino equo solidale gestito dalla Caritas – servirà appunto a sostenere le spese per questa nuova struttura per tutta la comunità. Ora l’edificio è al grezzo: la speranza è vederlo ultimato per la sagra dell’anno prossimo. Anche il patronato avrà un’anima “verde”: sul tetto saranno installati oltre settanta pannelli fotovoltaici. Di questo spazio la comunità di Taggì ha davvero bisogno: «Ancora vengono ad abitare qui molte giovani famiglie – conclude don Pegoraro – per una ventina di esse si è appena concluso un cammino di formazione biennale e un altro partirà dopo l’estate. E poi ci sono la scuola dell’infanzia e i gruppi giovanili, che funzionano bene sia durante l’anno sia a livello di proposte estive».
