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Affido familiare, due serate per informarsi il 3 e 10 febbraio al Sacro Cuore di Gesù
Padova. Lunedì 3 e 10 febbraio alla Sacro Cuore di Gesù
FattiPadova. Lunedì 3 e 10 febbraio alla Sacro Cuore di Gesù
Già la parola dice molto: affido. «L’affido parte dal presupposto di affidarsi a qualcuno, di avere fiducia nell’altro – spiega Alessandra Boscato, responsabile dell’Area famiglia e minori che fa parte del settore Servizi sociali del Comune di Padova – Succede che la famiglia che ha bisogno si affida ad altre persone in un atteggiamento di fiducia, di reciprocità. Noi, come ufficio competente in materia, cerchiamo di costruire una sorta di vestito su misura per ogni nucleo famigliare, per ogni bambino». Legato al settore Servizi sociali del Comune di Padova, è attivo il Centro per l’affido e la solidarietà familiare (Casf) che ripropone due appuntamenti per conoscere e riflettere su queste tematiche, per poter diventare famiglia o persona affidataria o altre forme di aiuto. Le serate in programma sono due, lunedì 3 febbraio e lunedì 10 febbraio (entrambe dalle 20.30 alle 22), presso il patronato della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Padova (per le iscrizioni è necessario chiamare il numero 049-8205901). «Le finalità di questa iniziativa – puntualizza Boscato – sono quelle di diffondere la cultura dell’affido e della solidarietà familiare. Lo strumento dell’affido richiede un percorso lungo dove si è chiamati a mettere a disposizione del tempo (che alimenta una sorta di banca), di spazi, di risorse, con il desiderio di costruire delle relazioni con quei bambini, includendoli nella propria vita. Noi raccogliamo ogni forma di disponibilità a mettersi in gioco, con la volontà di porsi al servizio di persone che vivono un disagio nelle nostre comunità. L’affido è una sorta di cornice entro cui rientrano varie forme di aiuto: ci sono possibilità di vicinanza solidale, di solidarietà più strutturata, di affido diurno e residenziale, di forme supportive (famiglie che ne sostengono altre)». Attualmente nel Comune della città del Santo sono attivi 110 progetti che si rifanno a questo tipo di istituzione familiare, in forma prevalentemente residenziale quindi con rientro del bambino nella famiglia d’origine nel fine settimana o tramite modalità di incontro in uno spazio messo a disposizione dall’Area famiglia e minori. Inoltre sono attivi altri venti progetti collegati a modalità di vicinanza solidale e dieci realtà di affido omo-culturale dove i minori stranieri non accompagnati vengono accolti all’interno di reti amicali, parentali o nelle comunità di appartenenza. La responsabile constata che negli ultimi anni nel nostro territorio, è aumentata la sensibilità a questo servizio: nel 2024 si sono rese disponibili 64 nuove famiglie o single. (P. G.)