FattiAlmeno tre operatrici sanitarie impiegate nella campagna di vaccinazione contro la poliomelite in corso in questi giorni in Afghanistan sono state uccise in due attacchi separati, condotti da uomini armati non identificati a Jalalabad...
Almeno tre operatrici sanitarie impiegate nella campagna di vaccinazione contro la poliomelite in corso in questi giorni in Afghanistan sono state uccise in due attacchi separati, condotti da uomini armati non identificati a Jalalabad, capoluogo della provincia orientale di Nangarhar. A renderlo noto sono stato fonti del governo locale.
Lunedì in Afghanistan e Pakistan, secondo l’Organizzazione mondiale della salute (Oms) gli unici due Paesi rimasti al mondo dove il ceppo cosiddetto ‘wild’ del virus che provoca la poliomelite non è stato debellato, è stata lanciata una campagna di immunizzazione di massa che intende vaccinare rispettivamente 9,6 e 40 milioni di bambini.
Stando a quanto si legge sul portale d’informazione Tolo News, una operatrice sanitaria e poi altre due sono state uccise in due attacchi separati a distanza di circa un’ora in due diverse zone di Jalalabad. Le autorità locali non hanno rilasciato commenti sull’accaduto. Nessun gruppo armato ha rivendicato l’attacco.
La campagna di vaccinazione contro la poliomelite in Afghanistan era motivo di preoccupazione, si legge sul sito dell’emittente regionale Al Jazeera, perché il gruppo ribelle dei talebani aveva annunciato che non avrebbe permesso le immunizzazioni nei territorio sotto il suo controllo. Secondo un portavoce della milizia, Zabiullah Mujahid, i talebani stanno ancora negoziando con l’Oms l’approvazione della campagna.
Nel Paese dell’Hindukush si prevede che il piano di distribuzione del serio impieghi circa 55.000 lavoratori sanitari e raggiunga 32 delle 34 provincie del Paese.
