Fatti
Agricoltura, bilancio 2024
In Veneto meno produzione, ma sale il fatturato. Export, preoccupano i dazi
FattiIn Veneto meno produzione, ma sale il fatturato. Export, preoccupano i dazi
L’annata agraria 2024 in Veneto è stata segnata da una riduzione della produzione dovuta a condizioni meteorologiche avverse, con una primavera molto piovosa che ha inciso sulle colture e sulle fitopatie. Tuttavia, il fatturato agricolo è cresciuto del 2,5 per cento (pari a 7,9 miliardi di euro), grazie all’aumento dei prezzi. È la fotografia scattata analizzando il report annuale presentato venerdì 14 febbraio, a Treviso, dall’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner che ha sottolineato l’impatto del cambiamento climatico sull’agricoltura, evidenziando la necessità di nuove strategie nella Pac, la Politica agraria comune, del dopo 2027. L’andamento, entrando nel dettaglio, varia a seconda delle colture: quelle erbacee (mais, frumento, soia, orzo) hanno registrato un calo produttivo compensato solo in parte dal rialzo dei prezzi, mentre le colture arboree (frutta, olio, vino) hanno beneficiato sia di una maggiore produzione che di prezzi in crescita. Preoccupazione per l’export, in particolare per i dazi: «Il Veneto oggi esporta verso gli Stati Uniti soprattutto vino (590 milioni di euro nel 2023, su circa 800 milioni di euro dell’Italia), paste alimentari (60 milioni di euro), prodotti di panetteria e pasticceria (34 milioni di euro), ortaggi e frutta (15,5 milioni di euro), formaggi e latticini (14 milioni di euro) – ha evidenziato l’assessore Federico Caner – Di fronte a questo, mi auguro che il nostro Governo e soprattutto l’Europa possano tutelare le nostre imprese con azioni di salvaguardia». Sul fronte del sostegno alle imprese, la Regione è prima tra quelle a statuto ordinario per percentuale di spesa nello Sviluppo rurale. Tra le principali criticità emerse nel report vi sono le fitopatologie. L’aviaria, dopo l’epidemia 2021-2022 che ha portato a indennizzi per 11,4 milioni di euro, è tornata con 56 focolai nel Nord Italia, di cui 25 in Veneto. Nel 2025, inoltre, proseguiranno le misure contro la flavescenza dorata della vite, con contributi fino a 6.500 euro a ettaro per la sostituzione dei vigneti colpiti.