Al Museo civico di Bassano del Grappa le opere di Segantini in mostra fino a febbraio
Un viaggio nell’anima e nella luce di Giovanni Segantini: al Museo Civico di Bassano un’ampia retrospettiva con cento opere che raccontano il maestro del divisionismo fino al 22 febbraio
A Bassano del Grappa, dal 25 ottobre al 22 febbraio, il Museo Civico ospita la mostra “Giovanni Segantini”, ampia retrospettiva dedicata al maestro trentino del divisionismo. L’esposizione, curata da Niccolò D’Agati, riunisce circa cento opere provenienti dalla Galleria Civica di Arco, dal Segantini Museum di St. Moritz e da collezioni private. Il percorso ripercorre l’intera vicenda artistica dell’autore, dagli esordi milanesi alle composizioni alpine, evidenziando la sua evoluzione dal naturalismo all’intensa spiritualità divisionista. Nei primi lavori compaiono nature morte e interni religiosi come “Oca appesa” e “Eroe morto”, omaggio al Mantegna. Seguono i ritratti, tra cui quello della moglie Bice, e le celebri “pastorali”, dove la figura materna e il mondo animale diventano simboli universali. Le opere “Ave Maria a trasbordo”, “Ritorno dal bosco” e “Due madri” testimoniano la riflessione di Segantini sul legame tra uomo e natura, in un dialogo con la luce e il tempo. L’artista, orfano e apolide, tradusse la sua vicenda personale in una pittura intrisa di sentimento laico e tensione spirituale, anticipando i temi dell’evoluzione e del rapporto con la “Mater Terra”. Morto a 41 anni, lasciò un corpus che unisce la ricerca tecnica del colore alla meditazione sulla vita e sulla montagna, restituendo una visione pacificata del mondo.