Mosaico | Sagre e FesteUna festa tradizionale, annunciata dal giornale parrocchiale che esce ogni anno in numero unico dal 1994. Nella messa di domenica 21 settembre alle 11 saranno ben tre le religiose che verranno salutate e ringraziate, per il servizio svolto, per il nuovo arrivo in comunità e per il ragguardevole traguardo dei 50 anni di professione.
Tradizionalmente si tiene a cavallo della terza domenica di settembre. Eppure, a dare il via alla sagra dell’Addolorata di Campolongo Maggiore è sempre la processione per le vie del paese del giorno 15, alle 20.30, in onore della Madonna.
A far entrare la comunità nello spirito della festa ci pensa il giornale della parrocchia, consegnato casa per casa da alcune signore volontarie. Un numero unico, una vera e propria istituzione, che dal 1994, ogni anno, racconta approfonditamente alla comunità non solo la sagra, ma anche le ricorrenze, gli anniversari, la vita dei gruppi e i parrocchiani illustri. «Ha successo – spiega la redattrice Amelia Donà – ma siamo senza pretese, facendo tutto in casa».Nel numero di quest’anno, le imprese di un giovane pugile, il ventesimo anniversario di ordinazione del parroco, don Emanuele Degan, l’ingresso nell’elenco dei “Giusti tra le nazioni” di due cittadini meritevoli di aver salvato alcuni ebrei durante la seconda guerra mondiale.
La sagra si terrà da venerdì 19 a martedì 23 settembre. Ritornerà lo stand gastronomico, che permetterà ai campolongani e ai loro amici di dire addio all’estate gustando ottime bistecche di cavallo e trippa alla parmigiana, oltre che bigoli, tagliatelle, grigliate. Domenica 21 il culmine della manifestazione, con il “pranzo dea sagra”, alle 12.
«Nella messa delle 11 e poi nel pranzo – spiega il parroco don Emanuele Degan – ringrazieremo suor Loredana Boscaro, nativa di Vigonovo, per i suoi 50 anni di vita religiosa, saluteremo suor Luigina e daremo il benvenuto a suor Carmela, invitando tutte le consacrate che hanno prestato servizio nel nostro asilo». La festa proseguirà ogni sera con musica, ballo liscio su pista d’acciaio, luna park, pesca di beneficienza, lotteria e una mostra dedicata al carnevale.
«L’impatto che ho avuto con Campolongo è stato davvero buono – confessa don Emanuele, in parrocchia dall’ottobre dell’anno scorso – ho trovato ottime strutture, attività pastorali ben avviate, ma soprattutto belle persone, vivaci e pronte a fare del bene».
