Fatti
All’ex Configliachi ci sarà una scuola
Padova Un istituto superiore, probabilmente una succursale del liceo Marchesi: è la stessa Provincia ad annunciare il futuro dell’edificio all’Arcella
FattiPadova Un istituto superiore, probabilmente una succursale del liceo Marchesi: è la stessa Provincia ad annunciare il futuro dell’edificio all’Arcella
C’ è una schiarita sul futuro dell’ex Configliachi, nel quartiere Arcella di Padova. A dissipare dubbi sulle sorti dell’edificio da anni abbandonato, all’interno del quale a inizio anno hanno perso la vita tre persone senza fissa dimora a causa dell’esalazione di monossido, è arrivata la nota ufficiale della Provincia di Padova, prossima a concludere l’acquisto dell’immobile: «Sull’area dell’ex Configliachi sorgerà una scuola superiore – ha dichiarato Luigi Bisato, vicepresidente e consigliere della Provincia di Padova con delega alla pubblica istruzione ed edilizia scolastica – Dopo una lunga e attenta interlocuzione con una società privata con la quale erano state avviate delle consultazioni per valutare la fattibilità di un progetto alternativo, è stato definitivamente deciso di non proseguire. Alla Provincia era stata proposta l’ipotesi di uno scambio con un’area a Pontevigodarzere dove sorgeva l’ex Idrotermici. Ma ora si abbandona questa seconda ipotesi e si torna al progetto iniziale». Dunque un edificio scolastico lungo via Guido Reni, probabilmente una succursale del liceo Marchesi. Venerdì 27 settembre, con la firma dell’accordo preliminare tra il presidente dell’Istituto Luigi Configliachi, Fabio Amato, e Bisato, è stata già versata la prima rata e, fa sapere Bisato, le risorse economiche per il saldo sono già a bilancio. Parliamo di un investimento di 2,4 milioni di euro con il quale la Provincia di Padova avrà la piena proprietà dell’immobile, presumibilmente entro l’anno, che nei decenni è stato istituto all’avanguardia per non vedenti e poi casa di riposo. Dopo l’acquisto, l’idea è abbattere gli edifici esistenti, sarà messa in sicurezza l’area e, contestualmente, si procederà con le varie fasi di consultazione dei portatori d’interesse della città e del quartiere e con la progettazione. L’edificio confina con la porzione di circa 400 metri quadri del Comune di Padova che questa primavera ha già avviato i lavori di restauro e che sarà adibito a centro culturale, in particolare spazi espositivi, auditorium nonché locali che accoglieranno iniziative didattiche.