Mosaico | Sagre e FesteUna sagra creata per rinsaldare i legami della comunità e integrare le nuove famiglie del territorio: è questo lo spirito che anima Taggì di Sopra, parrocchia dell’unità pastorale di Villafranca Padovana. Dal 15 al 20 luglio i fedeli festeggeranno la Madonna del Carmine con una serie di iniziative all’insegna dell’amicizia e della convivialità.
A inaugurare le sei serate di festa con una pennellata di simpatia sarà il Bepi e Maria show, uno spettacolo brillante allestito da quattro cabarettisti veneti. Le serate successive saranno tutte all’insegna della musica: gli appassionati del ballo potranno esibirsi in pista sulle note del liscio, mentre gli amanti del rock potranno ascoltare le varie band che si alterneranno nell’area spettacoli allestita dai giovani, responsabili anche dell’angolo bar. Il punto di forza della manifestazione è lo stand, la cui specialità è il risotto all’amarone, da assaporare all’interno della nuova sala polivalente: un ampio locale climatizzato da adibire alle attività parrocchiali.
La sagra, però, non si caratterizza soltanto per la musica e la buona cucina, ma anche per l’attenzione a chi sta vivendo un momento di difficoltà economica. Accanto alla pesca di beneficenza, sarà infatti allestito un mercatino di libri usati, il cui incasso sarà devoluto a sostegno del gruppo Caritas. L’intero ricavato contribuirà, invece, alle spese di costruzione della sala polivalente, anche se l’obiettivo principale della sagra non è quello economico: «La vera sfida – afferma il parroco don Paolo Pegoraro – è favorire da un lato l’integrazione delle nuove famiglie residenti, dall’altro la partecipazione attiva dei vecchi parrocchiani».
L’appuntamento più significativo per vivere questo spirito di condivisione è la messa con processione di domenica 17, alle ore 9.30, in onore della Madonna del Carmine, di cui la chiesa conserva un’antica statua lignea proveniente da Ortisei e recentemente restaurata. «Il restauro – spiega don Paolo – è stato possibile solo grazie alla generosità dei parrocchiani, che in poco più di una settimana hanno raccolto, attraverso una sottoscrizione, la somma necessaria per restituire alla scultura la sua bellezza originaria. Mi sembra che questo gesto esprima la profonda devozione della nostra comunità nei confronti di Maria».
