Chiesa | Diocesi
Arsego e Santa Giustina in Colle. Un bel lavoro di squadra tra parrocchie, Comuni, associazioni
A Santa Giustina in Colle ricorrono, quest’anno, gli 80 anni dall’eccidio che ha coinvolto 24 concittadini
Chiesa | DiocesiA Santa Giustina in Colle ricorrono, quest’anno, gli 80 anni dall’eccidio che ha coinvolto 24 concittadini
L e comunità di Arsego e Santa Giustina in Colle in queste settimane stanno preparando l’animazione e l’accoglienza della Marcia per la pace: i bambini delle scuole dell’infanzia e della catechesi, i ragazzi delle scuole medie e i giovani dei gruppi di Azione cattolica stanno realizzando cartelloni e disegni. Un grande lavoro di squadra che contribuisce ad avvicinare piccoli e adulti che risiedono nei due territori confinanti, e che vede collaborare anche le rispettive amministrazioni comunali. «Stiamo sperimentando il lavoro con Santa Giustina in Colle con la bellezza e le fatiche di affrontare un percorso insieme – racconta Cristiana Virgis, insegnante di Arsego – L’esperienza sta gettando veri semi di speranza che si concretizzano nei numerosi incontri tra equipe di animatori, educatori, rappresentanti di Ac, finalizzati a rendere bella ed efficace l’animazione durante la marcia». Cristiana Virgis, appassionata di grafica, ha realizzato anche il logo della marcia: «Ho utilizzato tecniche digitali differenti, come il pastello e l’acquerello, per dare il senso che, pur nella diversità che contraddistingue ciascuno di noi, è possibile trovare una sintesi armoniosa, che ci arricchisce». «Ci siamo resi conto di quanto sia grande e partecipato questo evento e credo che il bello sia proprio l’unione di tante persone, il non sentirsi soli ma parte di un cammino che coinvolge un migliaio di persone – le fa eco Emma Bardellone, 25 anni, consigliere comunale di Santa Giustina in Colle ed educatrice parrocchiale – Lungo il percorso ci saranno cartelloni preparati dalle parrocchie e tappe in cui gli animatori leggeranno testi o compiranno gesti significativi, lanciando messaggi di pace. Nel tragitto percorreremo un tratto della via Ostiglia, dove passava la ferrovia su cui transitavano merci belliche; rifletteremo su tutti i conflitti attuali, non solo su quelli di cui ci parlano le cronache quotidiane. All’arrivo, insieme al vescovo Claudio ci sarà il sindaco e anche il sindaco dei ragazzi che terrà un breve discorso accanto al Muro dei caduti: quest’anno ricorrono gli ottant’anni dell’eccidio». (E. Ca.)