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Intensa giornata bellunese per il vescovo Claudio Cipolla, che nel piccolo paese del Feltrino, ad Arten, in Diocesi di Padova, ha partecipato il 24 agosto alla festa del decennale mariano.
Si tratta di una ricorrenza importante, celebrata fin dal lontano 1855, quando la popolazione di Arten rivolse alla Vergine una solenne richiesta di protezione contro l’epidemia di colera che imperversava nella vallata. Da allora il voto è stato onorato sempre, anche nei momenti più difficili della storia collettiva, con una solenne e partecipata processione attraverso i campi e lungo le vie del paese, addobbate a festa e impreziosite dai grandi archi trionfali (un tempo numerosi, rivestiti di muschio e di rami d’abete, oggi più radi e più moderni).
La giornata del vescovo è iniziata con la solenne messa del mattino, durante la quale dieci ragazzi e un adulto hanno ricevuto il sacramento della confermazione. Alle 15, in chiesa, si è tenuta la tradizionale celebrazione dei vespri, al termine della quale una ventina di giovani, i “coscritti” di vent’anni vestiti di bianco e d’azzurro, hanno sollevato la venerata immagine cinquecentesca sul grande baldacchino, sotto gli occhi dei paggetti, i bambini di dieci anni, anch’essi vestiti con i colori di Maria.
La statua, accolta all’uscita dall’applauso della folla, ha iniziato il suo percorso scortata da due carabinieri in alta uniforme e dagli Alpini. Davanti al baldacchino, il vescovo ha intonato il rosario insieme con il parroco don Arnaldo Visentin, l’ex parroco di Arten don Aldo Manfrin e i parroci della zona; il cammino, accompagnato anche dai canti della corale parrocchiale, è stato scandito dalle meditazioni sulla Vergine di Aldo Bertelle, fondatore della comunità Villa San Francesco di Facen di Pedavena, presente con alcuni dei suoi giovani lì ospitati.
Lungo il percorso la creatività degli arteniesi ha voluto collocare i tradizionali “quadri viventi”: l’Annunciazione, l’apparizione di Fatima, la casa di Nazaret, lo sposalizio della Vergine e, accanto al “ponte dei coscritti”, sull’acqua cristallina del torrente Levica, la Madonna col Bambino e angeli musicanti.
A conclusione della processione, la venerata immagine è stata collocata sul palco a lato della chiesa, contornato dalle colossali lettere “Ave M”, artisticamente disposte a delimitarne lo spazio; da lì il vescovo Claudio ha rivolto alcune riflessioni alla popolazione e ha impartito la benedizione finale.
Al termine, lunedì 25, dopo la messa delle 20, la statua della Vergine è stata accompagnata lungo le vie minori del paese, nella caratteristica processione aux flambeaux, alla presenza di mons. Andrea Bruno Mazzocato, vescovo emerito di Udine, del parroco e di due sacerdoti della zona. Riposta la statua nella nicchia, un concerto tenuto dagli allievi della Scuola Sandi di Feltre, ha concluso la serata e i festeggiamenti.