Mosaico | Sagre e FesteIniziato nei mesi scorsi con tre serate dedicate alla malattia, ai giovani e alla musica, il programma del decennale mariano entra nel vivo dal 15 agosto per dieci giorni ricchi di incontri religiosi e di riflessione che si concluderanno il 23 con la messa solenne.
Ogni promessa è debitoAnche se la promessa è stata fatta dai tuoi trisnonni 160 anni fa. Ma è un debito bello da ripagare quello contratto da Arten di Fonzaso, parrocchia della diocesi di Padova in provincia di Belluno, che nel settembre del 1855 affrontò una terribile epidemia di colera che provocò gravi perdite per la popolazione. Ogni famiglia aveva almeno un malato. Con la sapientia cordis che solo una sana devozione popolare conosce, Arten si affidò alla benedetta immagine della Vergine Maria. Il male cessò e la comunità si impegnò a ripetere ogni anno la sua venerazione verso la Madre di Dio e di rinnovare, ogni dieci anni, il solenne voto espresso.
«Il decennale mariano – spiega la vicepresidente del consiglio pastorale Giocondina Toigo – è un appuntamento importante per la comunità di Arten, anzi oserei dire che ne scandisce la storia». Tra i parrocchiani – anche quelli più distanti dalla vita religiosa – non è mai balenata, nemmeno lontanamente, l’ipotesi di interrompere la cara tradizione: tutti sono uniti nel progettare e allestire la ricorrenza, dalla preparazione degli addobbi in onore della Madonna all’abbellimento della chiesa. Il decennale non si limita a una bella manifestazione nel cuore dell’estate, ma dura tutto l’anno.
Il consiglio pastorale, consapevole del valore che questa ricorrenza ricopre per la popolazione, ha programmato nei mesi scorsi una serie di incontri, tra la spiritualità e la formazione, per aiutare giovani e adulti a riannodare i fili del proprio percorso di fede e potersi dunque accostare ai festeggiamenti di agosto con nuovo fervore e apertura verso i fratelli. Se il dolore e la malattia avevano avvicinato ancora di più la comunità di Arten alla Vergine Maria, il primo degli appuntamenti dell’anno del decennale è stato dedicato il 31 gennaio proprio al dolore e alla malattia, con la testimonianza, in una chiesa gremita, di Roberta Amedeo, presidente dell’Aism, e il suo raccolto sulla sclerosi multipla che affronta ogni giorno.I giovani hanno avuto l’opportunità di essere protagonisti il 28 febbraio, con la veglia di preghiera e il primo aprile, con la rassegna corale.
La giornata al centro di tutto il decennale sarà domenica 23 agosto, con la santa messa solenne delle 10, seguita alle 15 dai vespri e dalla processioneSarà presente il vescovo Oscar Rizzato. Già dal 15 agosto la comunità entrerà totalmente nel clima del decennale, con la messa delle ore 10 celebrata dal vescovo Antonio Menegazzo. Tutti i giorni seguenti saranno dedicati a un’intenzione particolare: domenica 16 sarà la “Giornata dell’emigrante”, con la messa delle 10 celebrata dal parroco don Arnaldo Visentin. Lunedì 17 il pensiero andrà agli ammalati: durante la messa delle 16 sarà impartito il sacramento dell’unzione a chi lo vorrà. Martedì 18 sarà invece la volta delle famiglie, con la messa alle 8.30 e il rosario alle 20. Mercoledì 19 sarà una giornata “giovane”: alle 20.30, sotto il tendone, porterà la sua testimonianza il gruppo The Sun.Bambini protagonisti giovedì 20, con l’incontro di preghiera in chiesa alle 16 a cui seguiranno giochi con gli animatori.
Sabato 22 ci sarà il tempo per confessarsi e prepararsi per la grande festa dell’indomani, mentre alle 18 il coro Solo voci ricorderà con la musica i giovani e i bambini mancati troppo presto per incidenti o malattia. All’indomani della processione del 23 agosto, le celebrazioni del decennale si chiuderanno alle 20 con la messa solenne presieduta da mons. Paolo Doni. Giorni impegnativi, che però aiuteranno la comunità a ripartire rinfrancata con l’aiuto della Vergine Maria.
