Chiesa | DiocesiArzerello e Cervarese Santa Croce L’incontro dei ministri straordinari della comunione con anziani e malati e l’esperienza dei “Martedì di Betania”
Riportiamo solo due delle innumerevoli esperienze che le nostre comunità vivono nel rapporto con le persone anziane. Da queste righe possiamo capire come in tutte le età della vita sia fondamentale la relazione e l’attenzione reciproca e che il Signore parla a ciascuno nel suo quotidiano.
Gli anziani portano con sé esperienze di quotidianità e di fede che li hanno accompagnati nelle varie fasi della vita. Rispettarle e valorizzarle nelle comunità significa coinvolgerli e lasciarsi coinvolgere. Ecco allora lo spazio dedicato loro in un foglio informativo mensile, la loro organizzazione in gruppi che partecipano ai ritiri spirituali di Villa Immacolata, gli adultissimi Azione cattolica, il coinvolgimento nell’associazionismo, il Masci… Carla Pagin racconta, a nome del gruppo di ministri straordinari della comunione di Arzerello, «che portare l’eucarestia ai malati e agli anziani che non possono recarsi in chiesa, significa essere strumento della presenza di Cristo nelle loro vite. È atteso con gioia l’arrivo del ministro e questo gli fa apprezzare ancora di più il servizio che svolge. Ogni visita è un incontro sacro, segnato dalla fede semplice ma autentica. Sono felici di ascoltare gli anziani e di portare loro il cibo e il conforto dell’eucarestia». Gli anziani «si sentono sicuramente meno soli in quanto uniti alla comunità stessa e sostenuti dall’amore dei fratelli. I ministri si sentono arricchiti a livello umano e anche la loro fede cresce, perché incontrare le persone così intimamente è incontrare Cristo. A volte, l’ammalato non parla più ma ricorda e recita con devozione le preghiere imparate da bambino. Qualcuno lo fa anche con il solo movimento delle labbra». A Cervarese Santa Croce, da ormai 25 anni si svolgono i “Martedì di Betania” (aperti anche alle parrocchie vicine). «Il primo martedì di ogni mese – racconta il parroco, don Mattia Biasiolo – i nostri anziani sono invitati alla messa delle 11.30 condividendo poi il pranzo e momenti di fraternità. Betania è luogo dove il Signore Gesù sperimentava l’amicizia con Marta, Maria e Lazzaro; proprio questa, durante il Giubileo del 2000 è stata la richiesta rivolta alla comunità: avere l’occasione di incontrarsi, vivere le relazioni amicali (molti abitano da soli) senza far mancare un momento di spiritualità. La conoscenza, l’amicizia e la solidarietà crescono attraverso la convivialità ma trovano il loro centro e il loro fulcro nella quotidiana fede nel Signore Gesù. Questo è ciò che essi hanno imparato dalla loro vita».
